Violenza allo stadio, condannato ultrà bresciano

Scontri prima di Atalanta-Milan: ultrà del Brescia condannato a un anno e quattro mesi con pena sospesa.
Un fumogeno (foto d'archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Un fumogeno (foto d'archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Ultrà del Brescia condannato in abbreviato a un anno e 4 mesi con pena sospesa per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e concorso nel lancio di oggetti atti a offendere, più 40 giorni d’arresto per il travisamento (niente Daspo).

Si chiama Alberto Ramires, 26 anni, di Lumezzane. La partita è Atalanta Milan del 27/1/13. In arrivo da Milano 500 milanisti, a cui si erano aggiunti 50 ultrà del Brescia che sono gemellati coi rossoneri. Dopo essere stati scaricati nell’antistadio, era partito l’attacco degli ultrà dell’Atalanta. I rossoneri hanno tentato di uscire dall’antistadio. Ramires è stato notato da un ispettore della Digos mentre cercava di tenere aperto il cancello dell’antistadio per fare uscire in strada i compagni, che bel frattempo lanciavano petardi, aste di bandiera, bottiglie e fumogeni. Il pm Maria Cristina Rota aveva chiesto 2 anni di detenzione per violenza, resistenza e concorso nel lancio di oggetti e 8 mesi di arresto per il travisamento. Il difensore  Paolo Botticini aveva cheisto l’assoluzione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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