Villa Paradiso, lavori in attesa del restauro

Montata un'impalcatura e un telo protettivo. La Provincia attende il via libera della Soprintendenza per iniziare la riqualificazione
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Chi si è trovato a passare tra via San Zeno e via Ziziola, in città, si sarà chiesto cosa stia succedendo a Villa Paradiso.

Impalcature, telo bianco e operai al lavoro: che sia iniziato il restauro?

Dal 1977 proprietaria dell’immobile è la Provincia, che nel novembre del 2011 ha approvato il progetto preliminare per il risanamento. Duplice lo scopo: valorizzare questo pezzo importante di patrimonio, risparmiare sulla locazione di uffici oggi a Brescia Due, che sarebbero trasferiti nell’edificio.

Il progetto definitivo dovrà essere vistato dalle Soprintendenze ai Beni archeologici e architettonici. Nel frattempo l’intervento tampone.

Mettere in sicurezza l’ala est è inutilizzata da decenni (quella Ovest è è stata data in comodato alla Casa circondariale di Brescia) costa 200mila euro. Il contratto prevede la presenza del «sarcofago» per venticinque mesi. Nel frattempo dovrebbe definirsi l’intervento di restauro vero e proprio. Il progetto preliminare approvato dall’Amministrazione Molgora nel novembre 2011 prevede un restauro in due tempi con una spesa totale di 6 milioni. Un primo lotto sulla parte est malata (il più oneroso, 3,52 milioni); il secondo su quella ovest occupata dall’Amministrazione penitenziaria. Il progetto preliminare, fra l’altro, prevede l’accesso su via S. Zeno, spazi per il pubblico al piano terra, uffici al secondo e terzo piano.

Villa Paradiso ospitò all’inizio del Novecento una colonia infantile del Dispensario Antitubercolare. Anche dopo la sconfitta della malattia, nel corso del secondo dopoguerra, Villa Paradiso mantenne una politica di aiuto per le persone più deboli.

 

 

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