Vigili del Fuoco, «organico dimezzato e presto 26 trasferimenti»

Manca la metà dei capireparto. Ai capisquadra va anche peggio: dei vigili del fuoco più esperti, cui spetta il compito di coordinare il personale in intervento, ce ne sono solo 4 ogni 10 previsti. E l'assenza sale al 100% per quel che riguarda gli ispettori antincendio.

Se si considera che i guai non risparmiano neppure il personale amministrativo (-50% della pianta organica teorica) e che dal 17 settembre altri 26 pompieri verranno trasferiti, si capisce perché i sindacati dei Vigili del fuoco di Brescia - Cisl, Cgil, Uil, Usb e Conapo - hanno voluto e ottenuto un incontro con il prefetto di Brescia, Annunziato Vardé. Incontro al quale ha preso parte anche il comandante provinciale del Corpo, ing. Agatino Carrolo, confermando i termini delle carenze di personale e sostenendo le ragioni dei pompieri bresciani.

I sindacati non hanno mancato di rappresentare al prefetto anche altre gravi criticità: le ristrettezze di organico, infatti, gravano anche sui presidi lacustri di Garda e Iseo al punto che, nel corso dell'estate alle porte, potrebbe non essere garantito il servizio antincendio, a fronte di circa 50 interventi di soccorso dello scorso anno, tra cui tre incendi imbarcazione e molti interventi di ricerca e recupero di persone annegate.

Carenze croniche, che non possono che essere ulteriormente aggravate dalla annunciata partenza di altre 26 unità, a fronte di una provincia che per caratteristiche del territorio e numero di aziende a rischio industriale rilevante meriterebbe ben altri numeri.

Il prefetto Vardé ha assicurato che interesserà il capo dipartimento del Viminale per quanto attiene le questioni di carattere nazionale e aggiornerà il comandante provinciale e per suo tramite i sindacati per le situazioni che potranno essere affrontate già a livello locale.