Viaggi, piercing e tatuaggi pesano sul bilancio dell'Avis

Aumentano i giovani donatori, ma calano le donazioni. Spesso per ragioni cui difficilmente si penserebbe...
AVIS: DONAZIONI IN DIMINUZIONE
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Aumentano gli associati più giovani, calano le donazioni. Sono questi i due volti di un anno - il 2017 - molto complesso per l'Avis provinciale che ha dovuto affrontare numerose novità dal punto di vista degli adempimenti amministrativi e tecnici, legati alla necessità di adeguarsi all'accordo Stato-Regione, con conseguenti esborsi economici di rilievo. Tra le innovazioni più importanti l'introduzione della tracciabilità di ogni donazione, sia della provetta che della sacca.

Il bilancio dell'anno che ci si è lasciati alle spalle è stato tracciato dal presidente Gabriele Pagliarini nel corso della partecipatissima assemblea provinciale tenuta nella sede dell'associazione, che nel 2017 è stata anche particolarmente impegnata in campagne di coinvolgimento delle giovani generazioni, che, naturalmente, costituiscono il bacino futuro delle donazioni.

Positivo il lavoro svolto poiché si è registrato un aumento del 66% degli associati under 35 e del 25% degli under 25. Purtroppo sono invece diminuite le donazioni, meno 2.400 sacche di sangue rispetto alla media legate spesso a viaggi, piercing e tatuaggi che impongono la sospensione delle donazioni per alcuni mesi.

Ospite di spicco dell'assemblea Marta Viola, giovane marchigiana colpita da leucemia, salvata da un trapianto di midollo e che ha scritto un libro, Sangue Bianco, per raccontare la propria esperienza e aiutare gli altri, favorendo la diffusione della cultura del dono specie quando può salvare  un'altra vita.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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