Via Veneto, acceso dibattito tra Giunta e cittadini sul progetto di riqualificazione
È stata un’occasione di confronto parecchio vivace l’assemblea pubblica di ieri sera al Teatro Pavoni in cui la Giunta - presenti anche il sindaco Emilio Del Bono e l’assessore alla Mobilità, Federico Manzoni - ha illustrato il dibattuto progetto di riqualificazione di via Veneto a chi nella strada e nel quartiere vive e lavora.
Che il tema sia caldo, anzi caldissimo, lo hanno dimostrato le numerose richieste, sollecitazioni e critiche arrivate da commercianti e residenti, ma anche l’interlocuzione, a tratti aspra, tra favorevoli e contrari al progetto. Proprio le associazioni dei commercianti e dei residenti - che hanno raccolto più di mille firme per una petizione - chiedono di sospendere il progetto del Comune e di intraprendere un nuovo percorso di confronto partecipato con il territorio, senza modificare la viabilità né ridurre i parcheggi, scegliendo piuttosto di disciplinare questi ultimi con strisce bianche sui marciapiedi.
Il progetto definitivo che ridisegna non soltanto via Veneto ma le strade limitrofe e l’intera zona è stato già approvato dalla Giunta. Il costo totale - l’avvio dei lavori è previsto tra fine agosto e inizio settembre, cominciando dalle strade laterali per poi passare a via Veneto - è pari a tre milioni di euro. I cantieri resteranno aperti per 240 giorni.
Le obiezioni
Tra le critiche e perplessità ribadite da commercianti e residenti - tra il pubblico, oltre ad altri componenti della Giunta, c’erano consiglieri comunali di centrodestra tra cui Giangiacomo Calovini, Mattia Margaroli e Gianpaolo Natali (Fratelli d’Italia), Massimo Tacconi e Michele Maggi (Lega) e Paolo Fontana (Forza Italia) - quelle di «un mancato coinvolgimento del territorio e di un progetto calato dall’alto», il nodo parcheggi, il timore «che il traffico aumenti» e i dubbi «sulla pericolosità delle piste ciclabili troppo vicine ai dehors».
Massimo Frigerio, presidente dell’associazione residenti, ha sintetizzato lapidario: «Ci troviamo sostanzialmente a discutere un progetto già deciso. I parcheggi diminuiranno notevolmente. Con le vie laterali a senso unico il traffico aumenterà e con il nuovo layout la carreggiata si restringerà». Giorgio Maione ha rimarcato: «Su questo progetto non vi è stata alcuna partecipazione. Questa riunione è inutile perché siamo già alla procedura di appalto». Forti dubbi sono stati espressi anche sulla tempistica: «Non si poteva attendere che i commercianti si riprendessero prima di intraprendere la riqualificazione?», è stata una delle domande.
La replica
Manzoni, ripercorrendo l’iter intrapreso da dicembre ad ora, ha chiarito: «Dopo l’incontro pubblico di dicembre abbiamo messo a disposizione uno sportello all’Urban center per la consultazione del materiale. Abbiamo ricevuto segnalazioni mirate, richieste di migliorie e chiarimenti di cui abbiamo tenuto conto.
A febbraio c’è stata una nuova opportunità di incontro, così come nei mesi successivi, con gli stakeholder da cui abbiamo tratto elementi utili per affinare il progetto. È in corso la procedura di appalto. Andremo a premiare la soluzione qualitativamente migliore».
Il nodo parcheggi
Uno dei nodi del contendere è appunto quello dei parcheggi: via Veneto perderà 158 posti recuperati quasi totalmente nelle vie limitrofe che da doppio senso diventeranno a senso unico. «Dal punto di vista quantitativo abbiamo trovato la sintesi e i parcheggi saranno solo quattro in meno», ha spiegato Manzoni garantendo «disponibilità al confronto anche sulla regolamentazione della sosta e i ristori alle attività danneggiate dai cantieri».
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