Via Maggi e Villaggio Ferrari: cresce la «zona 30»

Si chiama «Zona 30» ed è identificata da appositi cartelli stradali. Altro non è che una porzione di via Berardo Maggi e del villaggio Ferrari dove le automobili non possono superare i 30 chilometri orari. Qualcuno obietta, ma in realtà serve a rendere la circolazione più sicura e sostenibile, riducendo incidentalità e anche inquinamento.
Oltre che in via Berardo Maggi, «Zona 30» è già attiva a Borgo Trento e al villaggio Violino. Tra poco la lista dei lavori, che prevedono anche la risistemazione degli attraversamenti pedonali e ciclabili, saranno estesi a San Bartolomeo e al villaggio Prealpino. «Non si tratta semplicemente di abbassare di 20 chilometri orari il limite consentito - ha osservato ieri l’assessore alla Mobilità, Federico Manzoni, affiancato da progettista e direttore dei lavori Michele Mombelli - ma di interventi di riqualificazione che riguardano la protezione degli attraversamenti pedonali, che sono stati opportunamente segnalati e rialzati, l’allargamento dei marciapiedi e la realizzazione di dissuasori per impedire la sosta selvaggia. L’obiettivo è migliorare la sicurezza stradale del quartiere e la sua vivibilità».
In via Maggi sono stati spesi 107mila euro per realizzare opere di moderazione del traffico creando due «porte» a nord e sud del quartiere, costituite da attraversamenti pedonali rialzati che delimitano fisicamente la «Zona 30»; sistemati e messi in sicurezza anche gli esistenti passi pedonali, oltre a opere aggiuntive quali il sottopasso ferroviario pedonale che collega il villaggio Ferrari con il parco di via del Brasile e la scuola elementare Ugolini. Altro intervento integrativo è stata la sistemazione di un sottopasso molto utilizzato che da via Maggi porta agevolmente in via Cremona.
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