Via libera ai progetti definitivi di polo della ginnastica e pista indoor a Sanpolino

Nell'ultima riunione di Giunta è arrivato il timbro: già assegnate le gare, i cantieri partiranno in parallelo da fine aprile
La nuova palestra sarà accompagnata da una foresteria capace di ospitare 42 atleti
La nuova palestra sarà accompagnata da una foresteria capace di ospitare 42 atleti
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Sanpolino ora ha i numeri giusti per diventare a tutti gli effetti «il quartier generale dell’atletica». Grazie al bottino incassato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ossia 7,5 milioni di euro per due impianti, il quartiere più giovane della città si prepara ad accogliere i cantieri di primavera. Nell’ultima riunione di Giunta del 2023, infatti, la Loggia ha approvato il progetto definitivo della nuova palestra dedicata alla ginnastica artistica.

Un’opera che «andrà a braccetto» con la pista di atletica indoor e che - complice la vicinanza del Parco delle Cave - nel 2025 consegnerà allo spicchio est della città il titolo di «cittadella sportiva».

Si parte

Tanti i Comuni che hanno alzato le mani per accaparrarsi il tesoretto messo a disposizione dal Pnrr per gli impianti sportivi. E Brescia ne è uscita a testa alta: i progetti proposti dalla Loggia hanno infatti incassato una doppia fumata bianca.

Il primo sì è arrivato con il finanziamento di 4 milioni di euro dedicato alle federazioni sportive e ha consentito di mettere in carreggiata la casa che sostituirà il vecchio PalAlgeco: il Comune è stato infatti affiancato fin dal principio dalla Federginnastica, che ha scelto il quartiere più giovane della città per creare un nuovo centro federale di preparazione olimpica.

La palestra per le ginnaste nascerà quasi di fronte all’attuale pista di atletica, in via Malga Bala, misurerà 1.250 metri quadrati e sarà accompagnata da servizi di pertinenza (ci saranno, ad esempio, uno spazio mensa comprensivo di refettorio e cucina) e da una foresteria capace di ospitare fino a 42 atleti. Lo spazio - progettato da Brescia Infrastrutture - servirà per gli allenamenti, sarà collegato direttamente alla foresteria e si alimenterà attraverso un impianto fotovoltaico.

Il polo attuale, quello in via Petrarca, verrà quindi pensionato: era del resto nato in fretta e furia con la clausola della temporaneità dopo il primo mondiale vinto da Vanessa Ferrari, correva l’anno 2006. Quando la nuova struttura sarà operativa a tutti gli effetti, il prefabbricato sarà abbattuto. I tempi sono stretti: i cantieri inizieranno a marzo e dovrebbero concludersi nell’arco di un anno e mezzo. Il tutto per un costo complessivo di oltre 9,5 milioni di euro (9.519.091,15 per la precisione), di cui appunto 4 finanziati da Roma.

Polivalente

La pista coperta sorgerà accanto a quella outdoor Gabre Gabric e sarà una struttura polivalente
La pista coperta sorgerà accanto a quella outdoor Gabre Gabric e sarà una struttura polivalente

Il secondo finanziamento accordato a Brescia non era affatto scontato, perché si tratta di un’opera indipendente dalle federazioni: la pista indoor. Un impianto di oltre 10mila metri quadrati incastrato tra la pista d’atletica all’aperto intitolata a Gabre Gabric e il centro sportivo Azeglio Vicini (l’ex Pampuri). Il disegno - anche in questo caso firmato da Brescia Infrastrutture - «vale» 16,2 milioni di euro, di cui 12,7 sborsati dal Comune e la parte restante, pari a 3,5 milioni, coperta grazie appunto ai fondi Pnrr.

Qualche numero e qualche dettaglio sull’impianto: la pista sarà a sei corsie, ospiterà discipline di atletica leggera, ma anche arrampicata e arti marziali, le tribune per il pubblico potranno ospitare 480 persone, ma sarà possibile estendere la capienza fino a mille spettatori al massimo, i quattro spogliatoi saranno al servizio di 80 atleti. A completare il progetto ci sono i locali per l’infermeria e per il primo soccorso, gli uffici direzionali e un parcheggio esterno.

La carta vincente, quella che cioè ha convinto Roma a promuovere questo secondo progetto bresciano, è la polivalenza dell’impianto, oltre che l’implementazione della struttura per ospitare incontri di boxe o di arti marziali. Per la pronta consegna ci vorranno due anni dal via dei cantieri, previsto per la fine dell’anno.

Un «sogno che si realizza» per l’assessore ai Lavori pubblici, Valter Muchetti: «Era una programmazione che avevamo già in mente quando abbiamo realizzato l’impianto esterno - ricorda -, senza contare che per la città questi due impianti avranno anche un indotto non indifferente».

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