Via Ghislandi: «Convivenza difficile coi rom»

I cittadini residenti contro i nomadi che hanno acquistato un terreno in zona
In passato anche incendi e un’aggressione - © www.giornaledibrescia.it
In passato anche incendi e un’aggressione - © www.giornaledibrescia.it
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Una convivenza difficile, una situazione complicata e piuttosto tesa che alcune famiglie roncadellesi vivono da alcuni anni. Il teatro di questa storia è una traversa isolata di via Ghislandi, poco prima di arrivare alla ferrovia nei pressi della Mandolossa, al confine di Roncadelle. «Da alcuni anni - raccontano i residenti della via - alcuni nomadi hanno acquistato il terreno di fronte alle nostre abitazioni. In questo periodo la convivenza è stata molto difficoltosa: c’è molto degrado, caos, abbiamo addirittura subìto delle minacce. Cominciamo a non farcela più e, nonostante abbiamo avuto pazienza, ultimamente si sono verificati episodi che vanno contro il vivere civile, come roghi appiccati a roulotte».

Il culmine della tensione è stato raggiunto circa un mese fa, quando un roncadellese sarebbe stato aggredito fisicamente: «È una situazione francamente molto dura - racconta lo stesso uomo -, io sono stato praticamente preso per il collo per una futile discussione. Sono anni che lamentiamo questa situazione in Comune, prima con Michele Orlando poi al sindaco Damiano Spada, e abbiamo anche fatto numerose segnalazioni ai carabinieri. Sembra proprio che la situazione non si possa risolvere».

Perché, secondo i cittadini, il terreno che i nomadi occupano stabilmente (tranne alcuni periodi in cui si allontanano) sarebbe un terreno agricolo e quindi non abitabile. «La situazione - spiega il sindaco Spada - è nota e monitorata da tempo. Capiamo le difficoltà dei cittadini e il Comune da parte sua ha cercato di intervenire come poteva. In tutti questi anni non abbiamo però trovato segni di abusi o irregolarità: il terreno è di proprietà dei nomadi, è agricolo, non è coltivato, ma non ci sono installazioni fisse o allacciamenti alle utenze che possano giustificare un nostro intervento».

Secondo il primo cittadino, inoltre, sono stati costantemente effettuati dei sopralluoghi: «Abbiamo ufficialmente incaricato l’avvocato del Comune di prendere in carico la situazione, per capire ancora meglio i nostri margini di intervento».

 

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