Verona, ultras in fin di vita: poliziotti assolti

Il Tribunale di Verona li assolve dall'accusa di lesioni gravissime ai danni di Paolo Scaroni. Da allora invalido al 100%.
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Tutti assolti. Il Tribunale di Verona, otto anni dopo i fatti per i quali Paolo Scaroni è rimasto invalido al 100%, decide che gli otto agenti della Celere di Bologna intervenuti alla stazione di Porta Nuova nel settembre 2005 non sono responsabili delle lesioni gravissime. Gli otto sono stati assolti per insufficienza di prove. Assolto per non aver commesso il fatto Vladimiro Rulli, per il quale era stato chiesto il proscioglimento.

La sentenza di primo grado arriva al termine di un processo durato anni e non raccoglie la richiesta di condanna a otto anni formulata dal pm per  Luca Iodice, Antonio Tota, Massimo Coppola, Michele Granieri, Bartolomeo Nemolato, Ivano Pangione, Giuseppe Valente e Leonardo Barbierato.

Appena pronunciata la sentenza, arrivata dopo tre ore di Camera di Consiglio, qualcuno in aula ha urlato: vergogna. Paolo Scaroni e la sua famiglia, presenti in aula, sono scoppiati in lacrime. All'uscita è stato accolto dall'applauso di circa 500 tifosi, riuniti davanti al Tribunale.

«Dobbiamo andare avanti, non dobbiamo mollare». Paolo Scaroni ha commentato con queste parole la sentenza del Tribunale di Verona. «È una sentenza tartufesca, alla don Abbondio: il coraggio chi non ce l’ha non se lo dà» ha detto l’avvocato Alessandro Mainardi. «Il giudice - ha spiegato il legale di parte civile - ha inviato gli atti alla Procura della Repubblica per il taglio di 10 minuti nel filmato in cui il mio assistito viene massacrato di botte». «Quella è la prova regina - ha aggiunto Mainardi -, ora mi chiedo: chi risponderà di questa manipolazione che ha sottratto una prova fondamentale?». L’avvocato di parte civile si è riservato la lettura delle motivazioni prima di valutare il ricorso in appello.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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