Veri Green pass in vendita: indaga la Polizia di Brescia

Un 40enne residente in città ne usava diversi per andare al bar oppure al lavoro, con i dati di ignari cittadini
Il Green Pass - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il Green Pass - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Per la Questura di Brescia non si tratterebbe di un caso isolato e la perquisizione di ieri mattina è solo un passaggio di una più ampia indagine su una rete che mette a disposizione, dietro compenso in denaro, Green pass di persone ignare da utilizzare per andare al bar, al ristorante oppure al lavoro da parte di chi ha scelto di non vaccinarsi.

Nel fine settimana scorso infatti la questura di Brescia ha disposto una serie di controlli specifici in città per verificare la corretta applicazione della normativa, rilevando anche alcune infrazioni e raccogliendo elementi per approfondire alcune situazioni specifiche. Tra queste quella di un 40enne che abita in città e che secondo la Polizia di Stato avrebbe potuto essere in possesso di Qr code con i dati di altri ignari cittadini. Ieri mattina all’alba è scattata la perquisizione domiciliare e informatica che ha dato esito positivo.

Gli agenti hanno trovato in suo possesso i Qr code di altre persone e ritengono che l’uomo li abbia usati per accedere a locali e strutture che, al momento, sono preclusi a chi non è in possesso della certificazione verde. Una conferma è arrivata anche dagli accertamenti fatti sul suo luogo di lavoro.

L’intervento di ieri mattina si inserisce in un quadro più ampio di un’indagine che ipotizza che l’indagato abbia acquistato i Green pass autentici di persone ignare da qualche gruppo specializzato. Nei mesi scorsi situazioni analoghe sono emerse in diverse città d’Italia con indicazioni e messaggi molto precisi scambiati nelle reti novax e nopass. La Polizia cerca dunque di capire da quale banca dati siano arrivate le certificazioni verdi, chi e come le abbia trafugate e se ci siano responsabilità in capo a gruppi organizzati o se ancora qualcuno abbia deliberatamente venduto i propri dati ad altre persone prive di Green pass.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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