Vendesi cinema «hard»: l'Ideal è sul mercato

Apparteneva al produttore di Moana Pozzi. Potrebbe diventare la casa di una star bresciana.
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Il sipario si è abbassato l'ultima volta nel dicembre di due anni fa. Nascondendo per sempre uno degli angoli pruriginosi di Brescia, almeno per chi, passando all'incrocio tra via Cremona e via Savoldo, si contorceva per dare una fugace e inosservata sbirciatina alle locandine osé. Da qualche settimana a questa parte al posto dei manifesti vietati ai minori c'è un «Vendesi» con un numero di cellulare: risponde l'avv. Cianci. Per acquistare i 10mila metri cubi di platea, galleria e ridotto occorre chiamare lui. Risponde al 3486700337. Chiede tre milioni e mezzo di euro. Non ci abbiamo provato, la sensazione però è che siano trattabili.

All'epilogo della sua decennale storia il cinema Ideal ci è arrivato in seguito alla morte del suo ultimo proprietario. Pochi mesi fa, infatti, si è spento Nicolino Matera, 83enne poliedrico imprenditore hard con il pallino, mai trasformato in punto esclamativo, di una carriera da tenore. Già manager del reuccio Claudio Villa, impresario del Teatrino di Milano, e pioniere del vietato ai minori in Italia, oltre che «padrino» di Cicciolina e Moana Pozzi, Matera acquista l'Ideal nel 2004 nel tentativo di allargare il suo mercato dedicato ai «maggiori di anni 18». All'epoca investe poco più di un milione di euro, cercando di risalire controcorrente la piazza, che ha già registrato la riconversione della concorrenza in supermercati e commissariati di Polizia, e il mercato spazzato prima dall'home video e poi dal web.

La sala cinematografica di via Savoldo, che per decenni era stata punto di riferimento della domenica pomeriggio per i giovani di via Cremona e dintorni, e che per pochi anni (a cavallo tra i '70 e gli '80) aveva ospitato una discoteca di ispirazione newyorkese, non supera la crisi del settore. Una pesante coltre di polvere finisce così col coprire le scene sfilate negli ultimi anni sulle lenti dei proiettori.

Oggi, o meglio domani, l'Ideal potrebbe essere tutt'altro. La trattativa vede l'avv. Cianci impegnato su un paio di fronti. C'è chi pensa ad un complesso di mini appartamenti, con tanto di cantine e garage realizzabili nell'interrato. E chi ha in mente qualcosa di davvero esclusivo. «Sono in contatto con un personaggio dello spettacolo - ci spiega - vorrebbe realizzarci la sua villa. Vedremo». Indipendentemente da chi sarà, una cosa è certa: non dovrà varcare la soglia di casa col bavero alzato nella speranza di non essere riconosciuto.

Pierpaolo Prati

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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