Veglia delle Palme e incontro col Papa: i giovani in campo

Tremila ragazzi saranno sabato sera con il vescovo, altrettanti il 7 aprile all’udienza in Vaticano
TREMILA GIOVANI DAL PAPA
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Cosa pensano i giovani della fede e della Chiesa? Come vivono le relazioni? Cosa si aspettano dal loro futuro? Qualcuno potrebbe rispondere: basta chiederglielo. Lo ha fatto la Diocesi di Brescia, stimolata da papa Francesco che ha indetto per il prossimo ottobre un Sinodo dedicato, appunto, ai giovani.

L’ascolto. Un lavoro non da poco quello coordinato dall’Ufficio oratori della nostra Diocesi: circa 250 i giovani che si sono incaricati del ruolo di ascoltatori, oltre 2mila quelli che invece hanno partecipato agli incontri. Perché un punto è stato chiaro fin da subito, niente sondaggi, questionari o test preconfezionati: i giovani sono stati ascoltati nel contesto di un incontro personale. Al momento sono circa 600 i ragazzi dei quali è già stato trascritto il pensiero. Un fatto è certo: è stato bandito il politicamente corretto. Ecco un esempio: «Questa Chiesa ha paura di finire. Infatti sta finendo. E forse è un bene. Perché la fine di una cosa è l’inizio di un’altra. Che paura c’è? Inizierà un altro modo di vivere la fede e di essere Chiesa». Ancora: «I giovani credenti vedono la Chiesa come lo zio ubriaco di cui vergognarsi per alcuni comportamenti»; «tante volte la Chiesa viene vista come una maestrina antipatica».

Sono circa 3mila gli adolescenti (tra gli 11 e i 14 anni) che hanno risposto all’invito di Bergoglio;il tradizionale viaggio di «Roma Express» slitta così di due settimane rispetto all’appuntamento della domenica delle Palme. Un appuntamento (ovviamente) molto atteso.

 

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