Variante al Pgt, dal Consiglio di Stato primo assist alla Loggia

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Loggia dopo la bocciatura del Tar, che aveva dato ragione ai privati sulla variante al Pgt
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La Loggia non dovrà per il momento ripristinare i diritti edificatori tagliati nella maxi variante al Pgt. Tanto per l'area di via della Volta, quanto per l'area di via Romiglia. 

A sancirlo è stato il Consiglio di Stato che, chiamato in causa dal Comune stesso - con l’appoggio di Legambiente ed Anci - ha accolto la richiesta di sospensiva contenuta nella memoria firmata dalla Civica avvocatura, mettendo così in discussione quanto stabilito dal Tar.

Secondo i giudici di via Zima, infatti, il Comune di Brescia non avrebbe potuto ridimensionare le nuove costruzioni: i metri quadrati accordati nel Pgt originario - aveva detto il Tar - sono da considerarsi diritti acquisiti dai proprietari delle due aree.

Dopo l'udienza al Consiglio di Stato, tenutasi giovedì 20 aprile, tutto resta invece congelato, mettendo al momento al sicuro dal cemento i terreni agricoli e rispettando così il principio che sta alla base della variante firmata dalla Giunta Del Bono, ovvero il minor consumo di suolo.

La partita finale si giocherà i primi giorni di ottobre, quando il secondo grado della giustizia amministrativa entrerà nel merito dei due casi, scrivendo la parola fine alla vicenda.

 

 

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