Vaccino anti-Covid, nel Bresciano riserve per 239mila dosi
La campagna vaccinale accelera sul fronte della terza dose, come pure su quello della prima, le prenotazioni per la quale - alla luce dell'impatto di una nuova recrudescenza dei contagi e delle pavantate strette per i non vaccinati - vanno aumentando in tutta Lombardia.
Non è quindi tema secondario quello della disponibilità effettiva di vaccini per le somministrazioni. Anche se su questo fronte sembrano ben lontani i timori e le preoccupazioni della fase di avvio della campagna vaccinale all'inizio del 2021.
«Per quanto riguarda gli approvvigionamenti, per il 2022 abbiamo già opzionato un numero tale di vaccini per cui siamo in grado di effettuare la terza dose ipoteticamente a tutti coloro che hanno completato il ciclo». A dirlo, una dozzina di giorni fa, era stato del resto lo stesso commissario straordinario per l'emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla prosecuzione della campagna vaccinale, sottolineando come ci sia anche una «quota parte di dosi a disposizione per il programma Covax e per le donazioni. Faremo come Italia la nostra parte».
Il Bresciano non fa eccezione. Stando ai dati aggiornati dall'Assessorato al Welfare della Lombardia al 19 novembre, le giacenze di vaccini a livello regionale ammontano a 1.650.522 dosi totali. Di queste, negli hub che ricadono nell'area di competenza di Ats Brescia le dosi disponibili sono 239.147 ripartite tra Pfizer-Biontech (87.762) e Moderna (115.190) al netto di una trentina di dosi di Jannsen (J&J).A queste va aggiunta quota parte di quelle stoccate nelle strutture che ricadono sotto l'Ats della Montagna per quanto attiene Valcamonica e parte del Sebino (ma anche per l'intera Valtellina). In questo caso la disponibilità è pari a altre 74.135 dosi, tra Pfizer (35.100) e Moderna (24.730).
Se si considera che, allo stato attuale, le inoculazioni nell'ultima settimana sono state in media di circa 3.800 al giorno nella sola area di competenza di Ats Brescia si può ipotizzare che il materiale già disponibile ad ora sia sufficiente - in linea puramente teorica - a garantire la copertura delle somministrazioni per i prossimi due mesi, al netto di accelerazioni peraltro probabili se il trend registrato nelle ultime giornate verrà confermato.
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Non può essere trascurato il fatto che alcune variabili significative stanno per affacciarsi all'orizzonte: il 29 novembre sarà assunta una decisione da Ema che potrebbe aprire in breve («entro Natale» secondo fonti di Governo) alla somministrazioni dell'intero ciclo vaccinale per i bimbi della fascia di età 5-11, attualmente esclusa. Senza contare che l'eventuale prosecuzione del piano delle terze dosi almeno fino alla prossima primavera potrebbe comportare la rivaccinazione di circa 5 milioni di cittadini lombardi, considerati gli over 40 che hanno completato il ciclo vaccinale. Al netto dei 711mila lombardi che già hanno ricevuto la terza dose, ne restano comunque oltre 4,3 milioni.
Ma ovviamente va considerato che gli approvigionamenti che giungono sulla base delle assegnazioni effettuate dal Commissariato per l'emergenza sono un flusso da mesi consolidato, che non ha fatto registrare sostanziali criticità o carenze dalle primissime fasi della campagna vaccinale. Se dall'avvio di quest'ultima in Lombardia sono giunte 17.274.689 dosi, superano i 2 milioni e mezzo quelle messe a disposizione della nostra regione dal 1° settembre.
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