Vaccini, dopo la prima dose i docenti chiedono certezze

La seconda dose cadrà tra scrutini ed esami. L’appuntamento sarà ancora gestito da Aria
Vaccino (simbolica) - Foto Ansa   © www.giornaledibrescia.it
Vaccino (simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Di certezze, al momento, per la somministrazione della seconda dose al personale scolastico della provincia di Brescia ce n’è poche: si sa che la comunicazione dell’appuntamento sarà in capo ad Aria, l’Agenzia regionale che ha gestito fino al 2 aprile il portale per le prenotazioni; si sa che - almeno per la città - le vaccinazioni saranno effettuate dal gruppo San Donato (a cui fanno capo le cliniche Sant’Anna, Città di Brescia e di Ome); si sa che verrà somministrato lo stesso vaccino di AstraZeneca utilizzato per la prima dose, come da indicazioni di Ema, l’Agenzia europea del farmaco.

I diretti interessati, inoltre, hanno idea di quando - approssimativamente - riceveranno il siero: a 12 settimane (84 giorni) dalla prima somministrazione. Ovvero - dal momento che la campagna vaccinale per il personale scolastico è iniziata in Lombardia l’8 marzo - a partire dal 30 maggio in avanti. Insomma, per le scuole in pieno periodo di scrutini ed esami. La scadenza si avvicina, e docenti e personale scolastico sono preoccupati: il timore è di non ricevere l’appuntamento con sufficiente anticipo per poter programmare tutte le scadenze senza sovrapposizioni di giorni e di orari. Regione Lombardia al momento non ha diffuso alcuna indicazione, se non una circolare destinata agli operatori del numero verde a cui sempre più numerosi si stanno rivolgendo i dipendenti della scuola in cerca di chiarimenti.

L’indicazione è di «raccogliere i numeri di telefono degli interessati» che chiamano, forse per poterli ricontattare in caso di novità. L’ufficio stampa del Gruppo San Donato conferma che saranno le sue strutture a gestire la somministrazione della seconda dose al personale scolastico già vaccinato presso di loro, ma anche a quello che in città ha ricevuto la prima dose alla Poliambulanza o al Freccia Rossa.

«Attendiamo a giorni indicazioni sui tempi e modalità per procedere» spiegano, aggiungendo che non saranno loro a comunicare data e ora dell’appuntamento, ma il portale di Aria. Già, il famigerato portale sotto accusa all’inizio della campagna per i mancati sms agli over 80 e la distribuzione dei vaccinandi in lungo e in largo per la regione senza apparente criterio.

I dipendenti della scuola (200mila in Lombardia, oltre 20mila nel Bresciano, a cui vanno aggiunti quelli delle scuole paritarie inizialmente rimasti fuori) hanno potuto prenotare la prima dose sul portale di Aria a partire dall’8 marzo. Superato lo scoglio del primo stop ad AstraZeneca l’11 marzo, la campagna è proseguita, con l’inconveniente di non ricevere l’appuntamento per la seconda dose al momento della prima somministrazione.

«Sarete ricontattati», l’indicazione. Poi, il 2 aprile l’arrivo del portale di Poste. Ilavoratori della scuola hanno continuato a far riferimento a quello di Aria che però, con il cambio del piano vaccinale, è stato chiuso dal 13 aprile, con l’invito, a chi non si era ancora prenotato, ad attendere il proprio turno in base alla fascia d’età. Gli «esodati del vaccino» attendono certezze.

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