Vaccini agli over 80: adesione alta, prima dose soltanto al 6%

La macchina organizzativa a pieno regime da pochi giorni. Intanto sindaci contattano i «ritardatari»
Una fiala di vaccino - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
Una fiala di vaccino - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
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Vaccinazioni anti-Covid per gli over 80: l’adesione nella nostra provincia è alta (praticamente 8 anziani su 10) e per ora la prima dose è stata inoculata solo al 6% degli aventi diritto. La campagna vaccinale per questa categoria di assistiti ha preso il via giovedì scorso, il 18 febbraio, ma di fatto è entrata a pieno regime solo negli ultimi giorni.

Il territorio bresciano, peraltro, si trova in una situazione analoga al quadro complessivo lombardo: per avere un dato di riferimento, basti pensare che al momento la percentuale di over 80 bergamaschi già vaccinati si attesta a quota 4,7.

Tre modalità. Alta, come dicevamo, l’adesione alla campagna. Gli ultimi dati disponibili si fermano a venerdì sera, 26 febbraio: nel territorio dell’Ats di Brescia (che esclude la sola Valcamonica) gli aventi diritto sono 75mila, di questo ha aderito il 79% cioè 59.612 anziani. Diverso il peso delle tre modalità di adesione previste: ben 34mila coloro i quali hanno presentato domanda attraverso il portale web della Regione (compilando da soli il modulo o magari facendosi aiutare da figli e nipoti), 23mila si sono rivolti al servizio offerto da una farmacia, poco meno di 2000 hanno invece chiesto al proprio medico di base. Per quanto riguarda le inoculazioni dei vaccini, dal 18 febbraio a venerdì 26 compreso gli over 80 dell’Ats Brescia che hanno ricevuto la prima dose sono 4.768. La campagna registra peraltro un ritmo in crescita, basti pensare che 2.700 sono stati gli assistiti vaccinati nella sola giornata di venerdì. In prima fila per «potenza di fuoco» sono alcuni centri vaccinali del territorio: in particolare Chiari con 1.060 dosi e Iseo con 903, da segnalare anche via Morelli in città (264) e Roncadelle (204). I 4.700 bresciani con più di 80 anni vaccinati dall’Ats Brescia da giovedì 18 fino a venerdì 26 vanno ad aggiungersi ai 6.000 che sullo stesso territorio e nello stesso periodo sono stati vaccinati perché appartenenti a categorie specifiche (che ad esempio gli operatori della sanità). Irrisori, in questa fase, i numeri relativi alle seconde dosi.

Qualche disagio. Più di una incertezza - intanto - si registra sul fronte della macchina degli appuntamenti. Sul territorio infatti molti sono gli anziani che, nonostante abbiano da tempo presentato domanda di vaccinazione, sono ancora in attesa da parte della Regione di un sms che fissi luogo e data per la prima dose. A macchia di leopardo inoltre appare anche la distribuzione delle adesioni, tanto che in alcuni Comuni bresciani questa sembra molto più bassa del 79% globale. Nei paesi. In particolare, campagne di sensibilizzazione e di comunicazione a favore degli anziani sono state messe in campo a Rodengo Saiano e Cazzago (dove il commissario prefettizio Stefano Simeone ha promosso la consegna a domicilio di materiale informativo) e Gussago (dove il sindaco Giovanni Coccoli ha organizzato un servizio trasporto). Analoga iniziativa a Orzinuovi, dove l’amministrazione comunale ha istituito un servizio che funziona praticamente come un taxi e che vuole consentire a tutti gli ultraottantenni orceani di potersi vaccinare dribblando l’ostacolo della distanza chilometrica dal centro di somministrazione di Chiari. All’appello hanno risposto Croce Verde, Protezione civile, Parco dell’Oglio, Amici in linea, Vigili del fuoco, Alpini di Coniolo e Gruppo volontari del comune.

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