Va in cella da Bossetti spacciandosi per un consulente bresciano
Un faccia a faccia per una proposta di collaborazione. Ma da qualcuno che si è spacciato per qualcun altro. Coinvolge un professionista bresciano il giallo sulla visita in carcere a Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per il delitto di Yara Gambirasio.
Nelle scorse settimane il muratore di Mapello, detenuto nel penitenziario di Bollate da quando la condanna al fine pena mai è diventata definitiva in Cassazione, durante l'ora dedicata ai colloqui con l'esterno ha incontrato un uomo che si è presentato come «Cesare Marini consulente informatico della procura di Brescia». Nome e ruolo sono esatti, ma peccato che quel giorno Marini fosse impegnato nel Bresciano in una perquisizione domiciliare con tanto di carabinieri pronti a...
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