UniBs, Tira: «Nel 2019 al via i tre nuovi corsi di laurea»
«L’Università dice lo stato di salute o di malattia della ragione»: in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico il rettore dell’Università degli studi di Brescia, Maurizio Tira, ha aperto la sua dissertazione citando San Paolo VI per spiegare il ruolo dell’accademia e della cultura nel mondo moderno. Non sono mancati riferimenhti anche a Galimberti e Heidegger rispetto alla necessità di recuperare l’etica della conoscenza in un tempo in cui la tecnica prevale su tutto.
La cerimonia si è aperta con gli interventi dei rappresentanti degli studenti, Fabrizio Mele, e del personale tecnico amministrativo, Katia De Kol, che hanno paralto dell’università quale baluardo di democrazia contro ogni forma di violenza fisica e verbale che fomenta l’odio e il razzismo con riferimento esplicito al governo e in particolare al ministro dell’interno. Attacchi all’esecutivo non sono mancati anche riguardo alle risorse stanziate per l’università e la ricerca che continuano a diminuire, lamentela condivisa dal rettore.
A Brescia si continua a fare ottima ricerca nonostante queste limitazioni, ha aggiunt Tira, spaziando dal diritto romano alla scoperta della proteina per nuove strade di cura del parkinson. Sul fronte della didattica Tira ha quindi presentato i tre nuovi corsi universitari: corso di laurea in Farmacia, in Sistemi agricoli sostenibili e in Tecnico per l’edilizia, corsi nati grazie alla collaborazione con enti del territorio. Per questi corsi si aspetta il via libera del Miur per poter partire a settembre 2019 con i corsi.
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