Un'altra aggressione nel carcere di Canton Mombello: è il quarto caso in una settimana
Un’altra aggressione in carcere, la quarta in una settimana a Canton Mombello. Questa volta ad avere la peggio è stato il comandante della Polizia penitenziaria Nerio Fischione, che ha preso un pugno in faccia da un detenuto «facinoroso che già tre giorni fa aveva aggredito un agente e poco prima aveva sferrato una testata a una ispettrice del carcere di Bergamo - denuncia il coordinatore regionale della Fp Cgil, Calogero Lo Presti -. L’Amministrazione e la politica prendano dei seri provvedimenti a tutela della sicurezza della Polizia penitenziaria. Non è possibile una escalation di violenza all’interno di quel carcere dove ormai i detenuti sono "liberi" di aggredire i poliziotti. Servono urgenti provvedimenti, anche di allontanamento di questo detenuto, e una gestione dei "ribelli o indisciplinati" in modo da neutralizzare la loro aggressività».
Il sindacato potrebbe proclamare anche lo stato di agitazione. Il detenuto ha iniziato a dare in escandescenza durante il Consiglio di Disciplina. «I poliziotti hanno provato a contenerlo - aggiunge Antonio Fellone, segretario generale aggiunto del Sindacato nazionale autonomo Polizia penitenziaria -, ma ha colpito comunque il comandante».
Portato in ospedale, è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni. Nei giorni scorsi un detenuto di Verziano aveva scritto una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio chiedendo il ripristino delle telefonate quotidiane ai familiari, possibilità tolta dal primo marzo. I detenuti hanno ora diritto a una telefonata a casa alla settimana. «Una situazione che sta contribuendo ad alzare il livello di tensione in carcere», commenta la garante dei detenuti di Brescia, Luisa Ravagnani.
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