Una stanza dove raccontare le violenze subite

Un luogo accogliente dove le donne vittime di violenza, i loro figli, e le persone più deboli possono sentirsi ascoltate
"UNA STANZA TUTTA PER SE'"
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Un luogo accogliente dove le donne vittime di violenza, i loro figli, e le persone in generale più deboli possano sentirsi a proprio agio, ascoltate, libere di parlare. Questo vuole realizzare in quante più città d’Italia il progetto «Una stanza tutta per sé», frutto di un protocollo di collaborazione siglato tra Comando Generale dell’Arma dei carabinieri e Soroptimist International Italia.

Una settantina le stanze già realizzate, una anche a Brescia all’interno del Comando provinciale dei Carabinieri in piazza Tebaldo Brusato, ma con accesso diretto dall’esterno al numero civico 17, in modo che alle donne vittime di violenza sia risparmiato d’entrare in caserma. Tante le autorità bresciane che hanno voluto partecipare all’inaugurazione di questo luogo ricavato - ha ricordato don Tiziano al momento della benedizione - dove una volta, quando la caserma era il monastero di Santa Marta, c’era la chiesa. «Questa è la terza stanza che grazie a Soroptimist inauguriamo in provincia» ha dichiarato il comandante provinciale, col. Luciano Magrini. «Già luoghi analoghi sono aperti nelle caserme di Desenzano e Salò - ha spiegato - e presto verrà aperta una "stanza" anche nel Comando di Breno».

Da diversi anni l’Arma dei carabinieri sta formando personale specifico al delicato incarico di accogliere le persone più deboli vittime di violenza, perché è certamente importante il luogo dove le donne vengono ascoltate, ma anche il modo in cui vengono trattate. Obiettivo del progetto infatti, ha ricordato Leila Picco, presidente nazionale di Soroptimist International, è far sì che sempre più donne vittime di violenza denuncino quanto loro accaduto. Al momento infatti, in Italia come in Europa, la percentuale è pericolosamente bassa, circa il 10-12%, e il silenzio in certi casi può uccidere. «La stanza inaugurata in città è frutto dell’impegno di Soroptimist Brescia, in prima linea da sempre per soddisfare i bisogni della comunità riferiti in special modo alle donne» ha sottolineato la presidente Laura Bonfadini. Il Soroptimist ha provveduto alla ristrutturazione e all’arredo degli spazi messi a disposizione dai carabinieri. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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