Una mostra-omaggio alle 21 madri costituenti
È dedicata alle ventuno Madri costituenti la mostra allestita alla biblioteca Ghetti di via Chiusure, in città, fino all’11 giugno. È frutto di un lavoro di ricerca promosso dalla commissione Cultura del Consiglio di quartiere di Chiusure, che ha voluto ricordare il ruolo importante che ebbero queste ventuno donne nella stesura dei principali articoli della Costituzione.
«Con questa mostra - spiega la presidente del Cdq, Claudia Brugnoli - abbiamo deciso di celebrare e ricordare queste figure che hanno dato una visione nuova ai lavori della Costituente, che hanno dato prova di grande preparazione e volontà».
Tra loro anche Laura Bianchini, unica bresciana. Certo, «il riconoscimento del ruolo delle donne nella nostra società - afferma Brugnoli - non può essere ricordato solo l’8 marzo o il 25 novembre, ma è un percorso più ampio che va scelto ogni giorno dell’anno». In questo senso va anche la richiesta presentata dal Cdq al Comune di intitolare tre parchi del quartiere a figure femminili che si sono distinte in questo territorio: Margherita Bravi, Giacomina Rinaldini e Rosetta Mondini Marchina.
All’inaugurazione della mostra era presente anche l’avvocato Maria Ludovica Trebeschi, che fa parte della Commissione Pari opportunità del Comune. Nel ricordare i 21 cipressi dedicati alle Madri costituenti al parco Ducos, l’avvocato Trebeschi ha evidenziato come «quegli alberi alti abbiano radici profonde, e questa mostra serve a riportare alla luce queste radici. È importante ricordare quanto queste donne, pur essendo solo il 4% dell’assemblea costituente, abbiano inciso sui principi fondamentali di eguaglianza presenti nella Costituzione».
E ci ha tenuto a ricordare Teresa Mattei, la più giovane delle ventuno, che amava dire che «le donne guardano lontano e in modo orizzontale, mentre gli uomini hanno una visione verticistica. A lei si deve l’inciso sull’eguaglianza sostanziale, contenuto nell’articolo 3, con la precisazione che si devono rimuovere gli ostacoli che di fatto la impediscono». Con la presidente Brugnoli hanno lavorato Claudia Speziali ed Elisa Mensi, con la grande collaborazione dei bibliotecari. Sui pannelli si trovano le biografie delle Madri costituenti, la storia del suffragio universale e gli articoli della Carta riguardanti le donne. Due pannelli in bianco accolgono i pensieri dei visitatori.
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