Una mitra in acciaio corten omaggio a San Paolo VI e a Concesio
Complici le interruzioni dovute al Covid e ai lockdown ci sono voluti oltre quattro anni per vedere (quasi) compiuta la rotonda in località Levata, all’ingresso di Concesio lungo la Provinciale 345. L’aspetto di quella che prima era una montagna di terra ed erba è ora completamente trasformato secondo quella che è stata una delle ultime volontà di Erminio Bonatti, fondatore della Metalwork di Concesio.
Fu proprio il patron dell’azienda, due anni prima di spegnersi nel 2017, a esprimere la propria disponibilità a finanziare la riqualificazione del rondò ricordando la figura del concesiano San Paolo VI.
L’estate scorsa, di concerto con l’azienda, l’Amministrazione guidata da Agostino Damiolini ha dato il via ai lavori, che ora sono in procinto di essere conclusi: «All’appello mancano ancora l’illuminazione della rotonda - spiega il sindaco Agostino Damiolini - e la piantumazione del verde, che dovrebbe essere fatta a breve in base al meteo». Per la realizzazione dell’opera a perenne ricordo di papa Montini, oggi già collocata al centro della rotatoria, la Metalwork e il Comune di Concesio, intervenuto tramite il suo ufficio Tecnico, hanno condotto in maniera congiunta una manifestazione di interesse che ha visto prevalere sulle altre l’idea di Giuseppe Mazzardi. Nato negli anni ’80 al Villaggio Prealpino Mazzardi è, per formazione, un grafico.
Col tempo si è appassionato sempre più al lavoro del padre Angelo, falegname e restauratore di armi oggi conservate nel museo del Castello di Brescia. Una passione che, nel 2015, ha portato Giuseppe ad aprire a Bagnolo Mella il laboratorio artistico «Inventoom».
La sua abilità e il suo estro non sono sfuggiti a coloro che erano incaricati di selezionare l’idea migliore per ricordare il papa di Concesio. «Come prima cosa ho studiato il volto di San Paolo VI, i suoi lineamenti e le sue espressioni - racconta Giuseppe -. Successivamente ho messo a punto la cornice in cui collocarlo perché fosse nella luce, come lui stesso scriveva nel suo testamento». Il risultato finale sono tre vele in acciaio corten alte sei metri, che rappresentano la mitra (copricapo usato dai papi), sulle quali è inciso il volto del papa creato sfruttando diverse tecniche tra cui quella del puntinismo. A breve, con l’installazione dell’illuminazione, l’interno dell’opera si accenderà, facendo risaltare col buio il volto del santo e la scritta «Paese natale di Giovanni Battista Montini - San Paolo VI».
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