Una festa a sorpresa tutta per sé
Il taglio bob dei capelli biondi e la frangia sbarazzina sono il tratto distintivo di Anna, come le sue borse griffate e il suo innato buongusto. È una donna che si è fatta da sola e si pone con la semplicità di chi è abituato a guadagnarsi anche le virgole. Vivace e arguta dimostra dieci anni di meno ma il numero dell’ultimo compleanno non riesce proprio a metabolizzarlo, neppure pronunciandolo in francese: soixante-dix, sessanta dieci, per ingentilire la cifra tonda dei settanta.
Quindi, per addolcire quel compleanno amarognolo ha deciso di regalarsi una festa a sorpresa tutta per sé.
Ha invitato i suoi parenti del ramo materno e paterno senza badare a spese, curando personalmente la scelta della location per il ricevimento, la carta dei vini, il menù e, elemento non trascurabile, i musicisti per allietare la serata. Si è presentata elegantissima con una camicia in pizzo di Oscar de la Renta, i pantaloni rosso fuoco e il tacco a spillo delle grandi occasioni.
Alla cena, servita a bordo piscina, non è mancato proprio nessuno. Mentre il cuoco spadellava manicaretti su fornelli a vista, un miscuglio gioioso di anziani zii e cugini, nipoti adulti e alcuni bambini festanti sgranocchiavano fritture di paranza e verdurine pastellate, aggirandosi nel giardino illuminato da candele e lampadine. Ogni tanto qualcuno alzava il calice e un coro di 55 affini di primo, secondo e terzo grado, auguravano all’unisono felicità e «cento di questi giorni». Fra loro una sola estranea al parentado, Tiziana l’amica di sempre.
Come spesso accade, alcuni da tempo si erano persi di vista e quell’incontro conviviale inaspettato ha rispolverato i ricordi e scoperto rami cresciuti in diverse direzioni. Si pensa siano le rughe e lo scorrere degli anni a rendere insopportabile il decadimento fisico e cognitivo, ma questa è solo una delle parti visibili della questione. Il tempo macina i giorni ma è la morte che sfarina gli affetti nella graduale dimenticanza.
Noi siamo tutti affamati di affetto, lo cerchiamo dentro le nostre vite imperfette, fra i nostri familiari e negli amici speciali con cui condividiamo come fratelli la nostra vita.
Anche una festa di compleanno è sicuramente una buona occasione per riunire i familiari e rinsaldare i legami, non solo di sangue. Come ebbe dire Oscar Wilde «a tavola perdonerei chiunque. Anche i miei parenti».
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