Una città a misura delle due ruote: così Brescia punta sulla bici

La Loggia lancia il nuovo piano Biciplan, che prevede 177 km di ciclabili e 100 stazioni Bicimia. Si parte da un sondaggio
BICIPLAN, PROGETTAZIONE AL VIA
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Brescia è una delle città dove il rapporto automobile-abitanti è tra i più alti. Una patria dei motori, come rivela anche la vocazione industriale del nostro territorio. Ma Brescia punta anche a diventare una città amica della bici. Per farlo servono infrastrutture adeguate, piste ciclabili sicure e ben tenute e servizi, come il bike sharing. Ma serve anche un’azione di promozione e marketing. Obiettivi che Palazzo Loggia ha messo nel mirino avviando il «Biciplan», lo strumento di programmazione che coordinerà tutti gli interventi sulla ciclabilità cittadina.

Un percorso di fatto partito ieri con il lancio di un questionario rivolto a tutti i cittadini bresciani e che proseguirà con due convegni, il 21 e 22 settembre, inseriti nel programma della Settimana europea della mobilità sostenibile (16-22 settembre), che avrà il suo clou con la domenica ecologica del 19 (niente auto in centro e biglietto unico sui mezzi pubblici per l’intera giornata).

Cosa c'è nel piano

I Biciplan sono stati introdotti da una legge del 2018 e definiscono gli obiettivi, le strategie e le azioni necessarie a promuovere l’uso della bicicletta e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. Brescia non parte da zero, ricorda l’assessore alla mobilità Federico Manzoni. In città ci sono già 107 chilometri di percorsi ciclabili, compresi i 28 di «ciglagili», le corsie tratteggiate sull’asfalto introdotte dal decreto Rilancio nell’estate del 2020. Ma il Piano della Mobilità sostenibile (Pums) di Palazzo Loggia prevede la realizzazione di altri 70 chilometri di tracciati (in sede propria) sia trasformando le «ciclagili» - quando vi saranno le risorse - in veri e propri percorsi protetti, sia realizzando percorsi ex novo e completando i tracciati oggi incompleti. Con ciclabili, zone 30 e più trasporto pubblico (tram) nell’arco di un decennio si punta a tagliare il traffico del 20%.

Cosa è già stato fatto

In questi anni sono già stati realizzati progetti ambiziosi, come il percorso est-ovest da via Colombo a viale Venezia, passando per il ring, che vale 2,3 milioni di euro. O il bel ponte ciclopedonale sopra l’A4 che porta dall’area Tre Torri al Villaggio Sereno e a Flero. Resta però ancora molto da fare per «raccordare» i pezzi esistenti e va migliorata la manutenzione dell’esistente. C’è poi il successo di Bicimia, il servizio di bike sharing che vede Brescia sempre ai primi posti a livello nazionale per questo tipo di servizio: dalle iniziale 24 ciclostazioni, concentrate in centro storico, ora si è arrivati a 89: le ultime 4, in via don Pinzoni (Poliambulanza), via Garzetta (Università Cattolica), via Villa Glori e in via Nicolini, saranno inaugurate nelle prossime settimane. L’obiettivo del Pums è però arrivare a quota 100. E poi c’è il Bike Point sotto palazzo Loggia, il Bike park in Stazione Fs, le 750 rastrelliere georeferenziate. Dal 2018 Brescia riceve l’etichetta di Comune Ciclabile da parte di Fiab (Federazione italiana amici della bici) con punteggio di 4 su 5.

Chi si occuperà del progetto

Insomma, si può sempre migliorare ma la «base di partenza è buona» spiega Manzoni. Vanno però convinti sempre più bresciani che la bicicletta può essere un ottimo modo per spostarsi (veloce, ecologico, sicuro) soprattutto se si fa poca strada: in città il 40% degli spostamenti sistematici (casa-lavoro, casa-scuola) è sotto i 3 chilometri. Il Biciplan dovrà dare risposte anche in questa direzione per far fare «il salto di qualità» alla ciclabilità cittadina. La Loggia ha incaricato un team di esperti (selezionati tramite bando): la società Netmobility di Verona, l’agenzia Helios di Bolzano e l’architetto Matteo Dondé di Milano. A loro il compito di redarre il Piano della mobilità ciclabile. «L’idea di fondo - spiega Francesco Seneci - è che una città amica della bici è una città migliore per tutti. Una città multimodale dove poter scegliere come spostarsi». Nessun conflitto, dunque, tra pedoni, ciclisti e automobili. Questo almeno è l’obiettivo.

Il sondaggio

Si è partiti dal sondaggio, che resterà aperto un mese e a cui possono partecipare tutti i cittadini bresciani sopra i 16 anni: come ti sposti, quali mezzi usi, perché non usi la bici, ti senti sicuro spostandoti a piedi. Il questionario è anonimo. Ma, lasciando la mail, si potrà partecipare all’estrazione di 5 buoni da 100 euro da spendere nei negozi di Brescia. Martedì 21, alle 10.30, il primo convegno: «Perché puntare sulla bicicletta», col confronto con quanto fatto in alcune città emiliane. Mercoledì 22, alle 16.45, il secondo incontro: «Prospettive per lo sviluppo della ciclabilità a Brescia». I convegni si terranno al Mo.Ca (ci si iscrive sul sito del Comune), ma potranno essere seguiti in streaming anche dal canale YouTube della Loggia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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