Un treno per Europa, 300 studenti bresciani a Berlino
Ore 11.00
#nextstopberlin, il viaggio dei 300 studenti delle scuole bresciane, è iniziato questa mattina con l'arrivo in città e la visita al memoriale degli ebrei vittime del nazismo.
Un rallentamento nel viaggio notturno dovuto ad un incidente sulla via ferroviaria ha costretto a cambiare il piano iniziale e a rinunciare alla visita al campo di concentramento di Sachsenhausen.
La visita prosegue ora tra l'Est e l'Ovest di Berlino, toccando i luoghi significativi per la storia della città e dell'intera Europa. Alla vigilia di un anniversario storico: domani saranno infatti 25 anni da quando fu abbattuto il muro, per l'occasione rievocato anche agli occhi dei ragazzi bresciani da una speciale installazione messa in atto dagli artisti tedeschi Christopher e Marc Bauder, che hanno ricreato il tracciato del muro con dei palloncini bianchi illuminati la notte. Tutto nel cuore di luoghi simbolo di una caduta, del nazismo prima e del comunismo poi.
Qualche evidenza del tempo che fu, di certo, Berlino la conserva: e sta allora soprattutto ai ragazzi riconoscerla e interpretarla. A loro è dedicato il cammino verso la cittadinanza europea, vera somiglianza tra le due mete del viaggio, organizzato nel solco decennale dell'esperienza di "Un treno per Auschwitz".
Un viaggio che i ragazzi stessi vanno raccontando in tempo reale, attraverso Twitter (si veda sotto: l'hashtag scelto è #nextstopberlin) e Facebook e che confluirà poi in un progetto online. Sempre nel segno della memoria condivisa.
Ore 18.30
Incontro con i "berlinesi" nel pomeriggio per gli studenti in viaggio in Germania. Alla Fondazione Ebert i ragazzi hanno ascoltato le testimonianze di chi ha vissuto da vicino la costruzione e poi la distruzione del Muro, di cui domani ricorre il venticinquennale.
Primo a prendere la parola un berlinese illustre, l'ultimo ministro degli Esteri della Ddr Marckus Meckel. Molte le domande degli studenti, curiosi di conoscere quello che, accaduto "solo" venticinque anni fa, per chi all'epoca non era ancora nato pare un'epoca davvero lontana, e che lo stesso Meckel non ha esitato a definire "pazzesca". Domani gli studenti saranno invece coinvolti nelle celebrazioni ufficiali dell'anniversario della caduta del muro.
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