«Un sabato buttato»: il ristorante ostaggio del Rigamonti

Amarezza e preoccupazione: il titolare del ristorante pizzeria Agerolese si sfoga dopo Brescia-Foggia
Lo stadio Rigamonti - Foto © www.giornaledibrescia.it
Lo stadio Rigamonti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Un sabato buttato. E lei capisce che con tredici dipendenti non possiamo permettercelo». Il mattino dopo, è ancora piena di amarezza la voce di Mario Giordano, titolare del ristorante pizzeria Agerolese, in via Verginella a Mompiano, con vista stadio Rigamonti. Le misure di prevenzione per evitare scontri tra tifosi in occasione di Brescia-Foggia «hanno reso il nostro locale irraggiungibile», spiega Giordano.

«È così da sempre, ma ieri è stato particolarmente grave. Non è possibile arrivare alle dieci di sera con la via ancora bloccata».

Una condizione dettata dalla normativa, che impone i blocchi a partire dalle due ore precedenti alla partita e fino a due ore dopo.

Il titolare della pizzeria «parla di un danno economico non indifferente» e guarda con preoccupazione al prossimo venerdì, quando il Brescia giocherà in casa con il Venezia. Di sera. «A quelli che prenotavano dovevo dire che c’era la partita. E venerdì cosa dovrò fare? Così non si può andare avanti, è impossibile, ma non c'è modo di discutere con qualcuno della situazione».

Senza contare che problemi di ordine pubblico ci sono stati, lontani dallo stadio, in via Triumplina, come dimostrano gli arresti e le denunce nei confronti degli ultras bresciani responsabili di un'aggressione ai danni di tifosi del Foggia. Due dei protagonisti dell'episodio non avrebbero nemmeno dovuto trovarsi in zona, visto che nei loro confronti era stato emesso un Daspo. 

In conclusione, Giordano osserva che «attorno a noi vedo sempre persone con birre e ogni genere di alcolici, da dove vengono?». La domanda non è peregrina: «Noi non possiamo venderli, è vietato. Pensi che ho preso una multa di oltre mille euro per un caffè corretto grappa. È sempre la solita storia dei due pesi e due misure». 

 

 

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