Un sabato all'asta del Tribunale

Se volete vivere un sabato pomeriggio diverso, l'alternativa è una tappa all'Istituto di vendite giudiziarie del Tribunale di Brescia, in via Dalmazia 135. Qui, ogni sabato pomeriggio, vengono venduti all'asta beni sequestrati a vario titolo: procedure giudiziarie, fallimenti, debiti non saldati e così via.
AA

Se volete vivere un sabato pomeriggio diverso, l'alternativa è una tappa all'Istituto di vendite giudiziarie del Tribunale di Brescia, in via Dalmazia 135. Qui, ogni sabato pomeriggio, vengono venduti all'asta beni sequestrati a vario titolo: procedure giudiziarie, fallimenti, debiti non saldati e così via.

Come in una commedia, o in un reality se preferite, vari personaggi danno vita ad una rappresentazione unica. Sabato scorso c'era un appuntamento segnato in rosso sul calendario: all'asta moltissime automobili. Il pubblico, più di duecento persone, è quanto mai multietnico, anche se non mancano italiani di tutte le età. Qualche minuto di attesa e, verso le 16.10, entra in scena il protagonista assoluto: «il banditore». Che poi altri non è che il titolare della So.c.co.v srl, «autorizzato alle amministrazioni giudiziarie di beni immobili, alla custodia, alla vendita all'incanto ed a mezzo di commissionario dei beni ed a qualsiasi altra vendita mobiliare disposta dall'Autorità Giudiziaria secondo le norme stabilite dalla legge». Altre e più dettagliate informazioni le trovate sul sito www.ivgbrescia.com .

Prima di partire, spiega le diverse regole che governano questo tipo di vendita, e che variano a seconda dell'origine giudiziaria del bene: dal diritto d'asta, che va dal 9 al 16% del valore del bene, poi c'è l'Iva, la tassa di registro di 175 euro (non contemplata per tutti i casi); si paga immediatamente in contanti e sopra i 12.500 euro si deve fare un assegno non trasferibile. Per alzata di mano ci si aggiudica i beni alla condizione «visto e piaciuto».

I pezzi forti, come detto, sono le automobili, ed il Banditore parte dai lotti meno ambiti. Si parte dal prezzo d'asta, poi se nessuno accetta si scende di un quinto alla volta fino a zero: da lì le offerte sono libere. Per dire, un mobile porta tv, un fax e due vecchi televisori (base d'asta 1.600 euro) vengono battuti a 60 euro. Due ribaltine, antiche o simil antiche, vengono acquistate a 1.300 euro da un signore che evidentemente le «periziava» dotate di una certa nobiltà. Ma, come detto, sono le auto che scatenano gli animi, ed i commenti, dei presenti. Una Polo del 1999 viene aggiudicata a 350 euro; una Mercedes C 270, del 2001, cambio automatico, a gasolio, che ha percorso la bellezza di 379mila km viene aggiudicata a 2.300 euro.

Una Focus del 2005 incidentata, con la parte anteriore praticamente distrutta, viene assegnata a ben tremila euro. Molto ambita una Smart Roadstar coupè del 2003 con 2.500 km, che da una base di 8mila euro viene aggiudicata a 7.800. Il pezzo forte, che chiude l'ora e mezza del nostro elettrizzante pomeriggio, è una Bmw M3, cilindrata 3.246, del 2001, percorsi 61mila chilometri: offerta a 12mila euro. Aggiudicata al rappresentante di un gruppo molto rumoroso a 8.600 euro.
 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato