Un questionario per l'obiettivo «amianto zero»

Sono 36mila i moduli compilati nel Bresciano: Violino e via Milano le «zone rosse» del capoluogo.
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Oltre 35mila metri cubi smaltiti. Ma quasi 447mila ancora da smaltire entro il 2015: un valore che, tradotto in pratica, corrisponde a sei volte la volumetria del Crystal Palace.
Questi - secondo il telerilevamento effettuato dal Piano regionale amianto Lombardia (Pral) - i principali numeri della contaminazione da amianto nel Bresciano. Una mappa cui andranno presto ad aggiungersi nuovi dati importanti, frutto dei 36mila questionari compilati in città e provincia dai residenti (Valcamonica esclusa), sulla scia della legge regionale 14 del 31 luglio 2012.

Due i filoni su cui Regione, Arpa e Asl - insieme ai Comuni - si stanno muovendo per raggiungere, al 2015, l'obiettivo «amianto zero»: da un lato i siti con «priorità di bonifica» (tutti già censiti, monitorati e in larga parte già risanati); dall'altro le abitazioni private. In cui un ruolo determinante è affidato proprio ai cittadini: a loro, per legge, il dovere di compilare il questionario on line (disponibile sul sito web di Comune e Asl di riferimento).

Rispondendo a semplici domande, infatti, si riuscirà a capire lo stato effettivo dei tetti in amianto o delle coperture in cemento amianto e, di conseguenza, formulare il cosiddetto «piano di intervento», tempistica inclusa. Un dovere, quindi, la compilazione di quella che i tecnici chiamano «denuncia», tanto che - dal 1° febbraio - chi, soggetto a controllo, dovesse risultare inadempiente, potrà essere multato. Con una sanzione che va dai 100 ai 1.500 euro. «Il tempo per compilare i questionari non è scaduto» precisa l'assessore all'Ambiente Paola Vilardi, promotrice con Asl, Arpa e Acb della campagna informativa.

Sono in tutto 36mila, tra città e provincia, le segnalazioni al momento raccolte. Tanto che una geografia sulle «zone rosse» cittadine è già possibile. Villaggio Violino, via Milano, la zona industriale (cui si aggiunge lo stabilimento Iveco di via Volturno). Ma anche Sant'Eufemia, Villaggio Sereno, Chiesanuova e la zona sud della Badia: queste le fette di città in cui «l'operazione smaltimento» dovrà essere capillare. A rassicurare i cittadini dal punto di vista della salute, i rilievi effettuati da Asl e Arpa sulla presenza di polvere amianto nell'aria. «Una presenza che era legata al traffico veicolare - spiega Federico Speziani dell'Asl -. Oggi la concentrazione di fibre nell'aria è nulla».
Nuri Fatolahzadeh

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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