Un premio per i giovani stilisti nel ricordo di Giulia Minola, morta alla LoveParade

Lo ha istituito la famiglia della giovane studentessa di Moda morta durante la Love Parade di Duisburg
UN PREMIO PER GIULIA MINOLA
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Sognava di disegnare e creare abiti di moda, Giulia. Ma i suoi sogni sono stati infranti il 24 luglio del 2010, quando è morta schiacciata dalla ressa alla LoveParade di Duisburg, in Germania, insieme ad altre 19 persone.

Ed è in suo onore che la famiglia della ragazza, studentessa di Design della Moda al Politecnico di Milano, ha voluto promuovere il premio «Giulia Minola» per la moda.

Il concorso

L’istituzione della prima edizione del concorso, rivolto agli studenti di moda delle accademie e università bresciane, è stata possibile grazie ad un accordo con Opera Diocesana Venerabile Alessandro Luzzago-Convitto Vescovile San Giorgio di Brescia e Fondazione Comunità Bresciana. L’obiettivo del premio è evidente sin dal suo statuto: valorizzare professionalità e avvicinare i giovani al mondo del lavoro.

Vogliamo far crescere la creatività degli studenti di moda - spiega don Andrea Dotti, rettore del Convitto Vescovile San Giorgio -, far conoscere le loro idee e i loro progetti, anche come opere imprenditoriali, grazie ai fondi e ai collegamenti col mondo della moda e con le aziende del territorio».

Fondamentale, nel progetto, il coinvolgimento di Fcb, come spiega la presidente Alberta Marniga: «Le aziende cercano lavoratori e i giovani cercano lavoro, ma non è sempre facile questo incontro. Occasioni come questa servono proprio per scoprire nuovi talenti».

Il ricordo

La scadenza per raccogliere le iscrizioni è il 31 agosto, mentre le opere dovranno essere consegnate entro il 16 settembre alle ore 15. La giuria - espressione degli enti organizzatori - valuterà gli elaborati e durante la cerimonia di premiazione prevista il 2 ottobre assegnerà un unico premio di 1.000 euro; i tre progetti ritenuti migliori saranno valorizzati nel mondo del lavoro.

Per Nadia Zanacchi, mamma di Giulia, è uno dei tanti momenti di ricordo della figlia. E per questo - durante la presentazione del premio - vuole ringraziare tutti coloro che in questi anni le sono stati vicini: «La vicinanza umana ti aiuta ad andare avanti e scopri che ci sono tante persone sensibili, buone, disponibili. Questo premio è come se fosse la realizzazione di un progetto che Giulia aveva nella sua testa, quello di dedicarsi al mondo della moda».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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