Un polo pediatrico d'eccellenza nella sede del Museo di scienze
Chi c’era racconta di incontri «riservatissimi», con porte non semplicemente chiuse ma «sbarrate». Perché al momento, è vero, di scritto non c’è ancora nulla, però «di certo non si tratta di un’ipotesi suggestiva come tante: questo scenario è concreto, piace e ci sono i presupposti affinché vada in porto». E allora più che un’idea è «una prospettiva che al momento incontra l’interesse e il favore degli attori chiave e della quale si stanno iniziando a sondare in modo più dettagliato iter e fattibilità».
Ad acquisire la sede di via Ozanam potrebbe infatti essere l’Ospedale Civile di Brescia per dare vita a un vero e proprio polo pediatrico cittadino. Una «sede unica sanitaria» dedicata alle cure, dalle urgenze alla degenza passando per l’attività ordinaria, di neonati e bambini. Una strada, quella che da settimane vedrebbe aperta l’interlocuzione tra la Loggia e il neodirettore generale degli Spedali Civili, Marco Trivelli, che con una sola mossa sancirebbe la futura vocazione dell’attuale sede del Museo di scienze (l’esposizione è destinata a trasferirsi nelle torrette della Caffaro, in via Milano) e potenzierebbe l’attività dell’ospedale.
L’idea, infatti, punterebbe a realizzare un polo pediatrico d’eccellenza nel quale si prevederebbe di traslocare anche l’attuale pronto soccorso riservato ai piccoli pazienti. Il risiko di sedi concederebbe così alla «casa» principale del nosocomio, in piazzale Spedali Civili, di allargare altre funzioni al suo interno e di realizzare per la città una vera e propria cittadella della cura riservata ai più piccoli. Una sede che «ricalcherebbe» solo in parte la vecchia formula dell’ospedalino dei bambini, poiché sarebbe arricchita dal pronto soccorso (e, quindi, pronta a fronteggiare in loco anche le urgenze) e che, allo stesso tempo, avrebbe il vantaggio di essere collocata a una manciata di metri dall’edificio principale.
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