Un oceano di studenti, in 15mila per salvare il Pianeta
Circa quindicimila studenti hanno partecipato venerdì mattina a Brescia allo sciopero globale in favore di nuove politiche ambientali a salvaguardia del Pianeta.
Una marea umana, colorata e festante, ha aderito al «Fridays for Future», la più grande iniziativa studentesca globale in difesa dell’ambiente. Brescia è una delle 182 piazze in Italia (e delle 2052 città di 123 Paesi del mondo) che con orari diversi hanno aderito all’«ondata verde» della 16enne svedese Greta Thunberg, l'adolescente che sette mesi fa ha iniziato a presentarsi tutti i venerdì di fronte il parlamento svedese con un cartello per chiedere di fermare il cambiamento climatico e garantire un futuro al nostro pianeta.
Una goccia d’acqua diventata ben presto un fiume in piena e oggi un vero e proprio oceano di studenti che, da ogni angolo del pianeta, hanno chiesto di fermare l’inquinamento atmosferico.
Al lungo corteo di giovani, si sono uniti professori e associazioni ambientaliste. Tra le tante personalità in piazza Vittoria è stato avvistato il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada con il sindaco della città Emilio Del Bono, mentre, in sella alla sua bici e con la macchina fotografica in mano, il capitano della Germani Basket Leonessa David Moss ha seguito il corteo dalla partenza in piazzale Arnaldo, attraverso corso Magenta, largo Formentone e piazza Paolo VI.
Da Brescia, una delle città più inquinate d’Italia si è levata quindi una voce forte e imponente da parte dei più giovani, in una manifestazione studentesca che non si vedeva dagli anni ’70. Un’iniziativa che non si ferma qui: gli studenti hanno intenzione di organizzarsi a livello nazionale per far arrivare la loro voce fino in Parlamento.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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