Un magrissimo martedì grasso, il Carnevale è ancora limitato
Un magro, magrissimo martedì grasso. La pandemia sta finalmente battendo in ritirata (sperando sia la volta buona), la voglia di ritornare alla vita pre-Covid è sempre più forte, ma per la normalità che conoscevamo (e di cui abbiamo sentito, e sentiamo, così tanto la mancanza) non è ancora arrivato il tempo.
Lo si è capito anche dal Carnevale che si è chiuso ieri per lasciare il posto alla Quaresima che inizia oggi con il Mercoledì delle ceneri. Pochissimi gli eventi organizzati, quasi nulla a voler essere precisi, emblematiche le vie cittadine di ieri: se non fosse stato per qualche bambino che tenacemente era in giro a lanciare coriandoli sarebbe sembrato a tutti gli effetti un martedì qualsiasi. Indubbiamente anche la cappa di angoscia per la guerra in Ucraina ci ha messo del suo.
Domenica si è visto qualcosa in più certo, ma comunque sempre eventi in tono minore, i festosi e gioiosi carri sono stati i grandi assenti. Del resto per prepararli servono settimane, mesi; con i volontari che si ritrovano dopo il lavoro, la sera e nei fine settimana, per realizzare vere e proprie opere d’arte che poi sfilano per le vie dei paesi della provincia, magari portandosi a casa anche qualche premio. Ma, lo sappiamo bene, nelle settimane, nei mesi scorsi, la pandemia correva ancora veloce, nessuno poteva ipotizzare l’evoluzione che avrebbe portato la contagiosissima variante Omicron, e così la fantasia è rimasta nel cassetto. Se ne riparlerà il prossimo anno, vogliamo esserne sicuri.
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