Un lunedì nero per i trasporti: «Già soppresse circa 206 corse»
Qualcuno lo chiama già «black monday», un lunedì nero preventivo alla luce delle difficoltà paventate per la mobilità. Quel che è certo è che oggi è annunciata una giornata complessa, perché col riavvio a regime di tutte le attività lavorative e didattiche rischia di non reggere un sistema dei trasporti pesantemente vessato dalle assenze per Covid dei dipendenti.
Europa Verde Brescia ha stimato l’escalation di difficoltà già da venerdì scorso, prima prova generale dopo le festività natalizie: «Quel giorno sono state soppresse 126 corse extraurbane, mentre sabato 8 hanno raggiunto il record di 158». Ma le criticità vere ci saranno oggi. «Sono previste 206 soppressioni - spiega il portavoce dei Verdi di Brescia Salvatore Fierro - che interesseranno tutte le zone della Franciacorta, del Garda e della Bassa. Anche Brescia Trasporti ha mantenuto i servizi ridotti (natalizi) addirittura fino al 14 gennaio. C’è da chiedersi come si programmino i servizi a Brescia e in provincia. Il problema della carenza di organici è noto da tempo e non si può certo definire emergenziale».
La risposta arriva direttamente dall’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, attraverso le parole del presidente Giancarlo Gentilini: «Il numero di linee soppresse è strettamente legato al numero di dipendenti assenti. Oggi sono circa 150 gli autisti che sono a casa perché positivi, le aziende non riescono a sopperire alle mancanze anche perché sul mercato non ci sono autisti. D’altronde l’emergenza è generalizzata: anche le altre agenzie in Italia analoghe alla nostra si trovano nella medesima situazione». Secondo gli ultimi dati raccolti, dei 150 autisti assenti circa 80 sono dipendenti di Arriva mentre poco più di 70 lavorano per Brescia Trasporti. «Sono numeri importanti - continua Gentilini - il servizio faticherà a reggere solo se la giornata sarà piena.
Ma se il flusso dell'utenza dovesse essere inferiore, sempre a causa dell’emergenza sanitaria, ce la faremo. Ma proprio sulla minore affluenza su bus e metro Fierro sferra un nuovo attacco: «Il Covid ha messo in luce l’inadeguatezza della qualità dei servizi di trasporto locale che colloca Brescia tra le città con maggiori costi di trasporto, ma con modeste quantità di passeggeri trasportati. In questi ultimi mesi il traffico veicolare è aumentato enormemente a dimostrazione che gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola sono sempre più effettuati in automobile».
Dal Tpl, però, non hanno dubbi: non è possibile fare di più, le risorse sono tutte in campo. «L’attenzione principale che Arriva e Brescia Trasporti hanno prestato - conclude Gentilini - è rivolta alle corse scolastiche, che saranno tutte garantite, e su quali corse invece potenziare laddove possibile. Siamo al massimo sforzo». Solo le prossime ore sveleranno il peso delle difficoltà sulla mobilità locale, ma gli addetti ai lavori temono che quel numero già choc di 150 assenti causa Covid possa persino aumentare durante il corso della settimana.
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