Un grande boato e la bomba non c'è più

E' stata fatta brillare nella cava di Calcinato la bomba d'aereo della Seconda Guerra rinvenuta alla ex Oto Melara
  • Il brillamento: ecco la sequenza dell'esplosione dell'ordigno
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  • Una bomba fatta brillare nel bresciano. (Foto d'archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Un boato impressionante. Una colonna di fuoco, terra e fumo che si leva in cielo. Poi il silenzio scandito solo dal rumore dei detriti che precipitano a terra uno dopo l'altro. Sono stati gli ultimi istanti di quella vecchia bomba d'aereo, sganciata dagli americani nel cielo di Brescia nel corso della Seconda Guerra Mondiale che ha tenuto in iscacco per buona parte della mattinata una fetta di città.

L'esplosione, avvenuta attorno alle 14.30, è documentata in tutta la sua sequenza negli scatti realizzati dal fotografo Pierre Putelli (Neg) per il Giornale di Brescia.

Dopo oltre 70 anni, a poco più di tre mesi dal momento del suo rinvenimento nel cortile della ex Oto Melara, il vecchio ordigno «general purpouse» da 500 libre (e 130 kg di tritolo) ha cessato di esistere. 

Gli stessi artificieri che avevano provveduto al suo despolettamento sul luogo del rinvenimento,  alla periferia cittadina, hanno trasferito la bomba sino alla cava di Calcinato prescelta per il brillamento e l'hanno interrata. Quindi allontanati uomini e mezzi dall'area hanno provveduto al brillamento.

Già da una manciata di minuti prima delle 12, in anticipo sulla tabella di marcia, erano state riaperte strade e quartieri evacuati. Tutto si è svolto senza intoppi. E un altro frammento della storia bellica della città ha così cessato di essere una potenziale minaccia per i bresciani.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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