Un’altra eccellenza lascia il Bresciano: addio alla Scuola di Restauro
A fine settembre, il grande portone ligneo che consente di affacciarsi all’interno dell’antico complesso monastico si chiuderà. Nell’edificio dalla storia millenaria non si alterneranno più le voci di docenti e allievi, non si passeranno più i segreti del mestiere. La Scuola di Restauro per la Valorizzazione dei Beni Culturali Enaip, che sin qui ha avuto sede sul colle della Trinità a San Gallo di Botticino, trasloca. Con il territorio che perde così un'eccellenza riconosciuta ben oltre i confini nazionali, attratta ora da contatti e possibilità offerti da Milano.
È nel capoluogo lombardo che la realtà accademica, avviata nel 1974, proseguirà quella tradizione culturale formativa tra le più antiche in Italia insieme all’Istituto Centrale del Restauro di Roma e all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. E lo farà con Valore Italia, il centro internazionale per la formazione e la ricerca sul restauro e la conservazione del patrimonio culturale, e portando con sé nel nome qualcosa della storia scritta sin qui.
La scelta
«La partenza a Milano si avrà a settembre, con il nuovo anno accademico, sotto il nome di Scuola di Restauro di Botticino - conferma Alessandro Tarpini direttore di Fondazione Enaip Lombardia – e attività e laboratori saranno nella zona di Bovisa del Politecnico e nel distretto Mind nell’ex area Expo. Nel Bresciano si proseguirà ancora con alcuni lavori e tesi di studenti che per forza di cosa si devono concludere lì, ma il tutto si completerà entro ottobre».
L'ultimo giorno, di fatto, è stato ieri. Presto spiegata la scelta di migrare: «Non è stato facile, ma il passaggio è stato deciso perché Milano ha maggior attrattiva. Al momento abbiamo una cinquantina di iscritti, l’ultimo anno è partito con due matricole: con certi numeri diventa difficile sostenere un percorso di laurea quinquennale ancora più in una sede come l’attuale certamente molto bella, ma che in quanto monastero del ’300 necessita di investimenti non indifferenti. Abbiamo quindi optato per questo spostamento perché la storia continui e non si disperda un patrimonio che ha portato eccellenze in giro per il mondo». Naturale chiedersi che ne sarà ora del complesso di Botticino: «Non abbiamo deciso nulla ancora, ma qualsiasi destinazione verrà data agli edifici sarà coerente con la storia degli stessi e di Enaip».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato