Un aiuto per Antonio: presto avrà il montascale
Antonio ha 11 anni, la vita gli ha riservato una nascita di malanni pesanti. Si muove su una sedia a rotelle, grazie a una madre d’adozione, sorella di suo padre, la signora Anita, 69 anni, la natura maligna è al tappeto, il sorriso del bambino è diffuso nella linda e luminosa casa a schiera di un villaggio di Ghedi.
Antonio ora è al mare. Anita non lo chiama, non vuole emozioni fuori controllo.
La sera, Anita lo prende in braccio. «Ecco, lo prendo dalla sedia e lo accomodo su di me - racconta - con la sua testolina che finisce tra il collo e la spalla. Due o tre soste per arrivare al letto e la preghiera di fare il bravo, di non ridere troppo e sbilanciarmi».
La salita non è facile, ripida e il dono dei lettori-amici di Cellatica, di quel montascale usato per il genitore, è un’arca di Noè, servirà subito, a settembre, appena adattato.
E con il montascale sono piovuti dal cielo azzurro dei bresciani buoni, 17mila euro. Costa l’amore minacciato dai malanni. Medicine, vestiti, visite specialistiche, una montagna di spese. Tutto finirà sul libretto intestato ad Antonio. Ogni gesto, Anita, lo offre al bambino.
Dal quel primo lavoro di Anita, siamo arrivati alla sua meravigliosa ultima opera dell’attesa: Antonio arriva presto dal mare, i suoi occhi rideranno con maggior calore, vedrà il montascale, stringerà la berretta di Benito, sbaciucchierà Anita e verrà sommerso dai suoi baci.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato