Ugolini, mensa al freddo: i piccoli pranzano in classe

Alla primaria un guasto al riscaldamento: risolto il problema nelle aule, ora sette giorni di lavori
  • La primaria Ugolini in via Repubblica Argentina
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L’unica zona a rimanere «off limits» per tutta la prossima settimana sarà lo spazio mensa: lì, i tecnici sono e saranno ancora al lavoro per dare la caccia al guasto che ha mandato in tilt il sistema di riscaldamento. Per il resto, una mini perdita di acqua e un «cortocircuito da chat» dopo, i piccoli studenti della scuola primaria Ugolini, a partire da lunedì, torneranno regolarmente nelle loro aule.

Tutti quanti. Compresi cioè gli alunni che negli ultimi tre giorni sono stati «smistati» in altri spazi (in primis la biblioteca) a causa di un problema alla rete che ha lasciato cinque delle sedici classi al freddo. E tranquillizzando così anche i genitori, venerdì scorso in «allarme» dopo un tam tam di messaggi che ipotizzavano, al contrario, la chiusura dei cancelli e sette giorni di stop per la primaria.

Che succede ora? Gli alunni dell’istituto di via Repubblica Argentina pranzeranno, proprio come avvenuto negli ultimi giorni, all’interno delle proprie aule: per loro (parola di maestre) «si tratta di «un’avventura divertente». A spiegare meglio come funzionerà la pausa pranzo sono le comunicazioni firmate dalla dirigente, Anna Maria Testa, e dal Comune, entrambe pubblicate sul sito web dell’Istituto comprensivo Rinaldini sud 3: «Per evitare la sospensione del servizio mensa, che sicuramente creerebbe particolari disagi alle famiglie, provvederemo a garantire il pasto in monoporzione che verrà consumato all’interno delle classi». Cambierà, tuttavia, il menù proposto ai piccoli, così da garantire il mantenimento delle temperature dei pasti.

Problema risolto, invece, per quanto riguarda le cinque aule rimaste per tre giorni al freddo (e per questo non utilizzate durante le ore di lezione). «In questi ultimi tre giorni gli alunni, le famiglie ed il personale della scuola Ugolini hanno subito qualche disagio dovuto ad un guasto dell’impianto di riscaldamento - rimarca la dirigente nella nota ufficiale -. Ora il guasto è stato riparato, i locali della scuola sono riscaldati e i lavori proseguiranno nei locali mensa. All’inizio non era però possibile prevedere la durata degli interventi e per questo motivo non sono state date comunicazioni al riguardo».

Proprio da qui è nato il cortocircuito di notizie che ha fatto fare «retromarcia» ad alcuni genitori: pensando che la scuola fosse inaccessibile, mamme e papà si sono riorganizzati in fretta, lasciando i figli a casa. Cosa è accaduto? Se fosse da esemplificare con un gioco, sarebbe il classico epilogo da «telefono senza fili». Solo che stavolta, a generare lo scompiglio (durato la parentesi di mezza giornata) è stata la spunta blu di WhatsApp o, meglio, le chat di gruppo composte da mamme e papà.

«A scuola c’è stata una piccola perdita di acqua - racconta la dirigente -: prima di decidere come gestire la situazione, abbiamo cercato di capire l’entità del guasto e, in realtà, nell’arco di un’ora era tutto risolto». Un’ora (dalle 7.15 alle 8.15) durante la quale, però, iniziavano a fare capolino i piccoli del prescuola: «Abbiamo bloccato l’ingresso in un primo momento, ma proprio per capire se il disagio era gestibile» precisa Anna Maria Testa. Tanto è bastato per divulgare la notizia: «La scuola è allagata, resterà chiusa forse per tutta la settimana» è la sintesi di alcuni messaggi circolati nei gruppi chat. «La situazione è stata subito risolta - conferma Roberto Tedoldi, rappresentante dei genitori - il caos è stato generato dalle varie chat». Lunedì, insomma, la campanella alla Ugolini suonerà come sempre.

 

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