Ucraina, le fabbriche bresciane provano a ripartire
La produzione prosegue seppur con rallentamenti in Camozzi, Condor Trade e alla Valrom (Valsir)
Case sbrecciate a Kiev: nella capitale il maggior numero di aziende bresciane - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
«Stiamo lavorando, ma in Ucraina ci vuole ancora molta prudenza», ha ammesso recentemente Lodovico Camozzi. «Inevitabilmente - ha aggiunto l’imprenditore bresciano - ci adeguiamo alla situazione. Per il momento la nostra priorità è quella di salvaguardare il capitale umano». A pieno regime, nello stabilimento di Kiev del gruppo Camozzi (automazione) sono operativi circa 150 addetti, nessuno di loro è bresciano. Il loro lavoro quotidiano è molto più di un segno di speranza: magari si rivelerà il
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