Uccide la figlia e si toglie la vita
Prima ha usato il fucile per colpire sua figlia, la piccola Nicole di tre anni. Quindi ha sparato anche al cane Chicco, infine ha rivolto l'arma contro di sè. Questo il terribile quadro di quanto successo domenica sera nei campi di mais a Esenta di Lonato. L’uomo, Alberto Fogari di 43 anni, avrebbe dovuto riportare a Ome la bimba, avuta da un’ex compagna. Così invece non è successo e la madre ha dato l'allarme. I due corpi e le carcassa del cane sono stati trovati lunedì mattina da un agricoltore vicino alla Mitsubishi grigia dell’uomo, il quale ha lasciato un biglietto di addio e di scuse sul cruscotto dell’auto: "Vi seguirò da lassù".
Domenica sera verso le 21 a Lonato, nella frazione Esenta, un agricoltore ha sentito dei colpi di fucile e pensando a cacciatori è rimasto in casa. Lunedì mattina quando è uscito per andare a lavorare nei campi ha trovato, uno vicino all’altro, il corpo del 43enne con il fucile accanto, della piccola con un colpo nella schiena e del loro cane. L'uomo, originario di Brione, lavorava come commesso alla Auchan; possedeva quattro fucili da caccia, tutti regolarmente denunciati.
Stando alle prime ipotesi, il movente del gesto sarebbe stato originato dalla decisione dell’uomo di non separarsi dalla bambina.
Mauro Gallina è l’agricoltore che ha trovato i corpi di padre e figlia: "I colpi li avevo sentiti domenica sera verso le 20,45 - ha raccontato - Sono sicuro dell’ora perchè ho guardato l’orologio e ho chiesto a mio fratello fino a quando si potesse cacciare. Quando lui mi ha risposto alle 18, ho pensato che ci fossero in giro i bracconieri, quindi ho avuto paura ad uscire: comunque i colpi li ricordo bene, due in successione e dopo qualche istante il terzo». Lunedì mattina l’agricoltore è uscito con il suo trattore, ha imboccato al strada sterrata, che si chiama Via delle Cocche, e ha trovato i corpi. «Una scena orribile - ha aggiunto - straziante».
Giovedì scorso era arrivata la sentenza del Tribunale dei minori, in cui i giudici avevano stabilito che Alberto Fogari potesse vedere la figlia solo nel fine settimana. Una decisione che - stando alla versione della madre della piccola - lo aveva alterato molto, visto che avrebbe potuto passare poco tempo con Nicole.
I due corpi sono stati portati all'istituti di medicina legale dell'Ospedale Civile di Brescia a disposizione del magistrato incaricato di seguire la drammatica vicenda, il procuratore aggiunto Sandro Raimondi.
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