Tweet bresciano sulle foibe e polemiche, replica Anpi nazionale
«Ricordiamo in primo luogo e senza alcuna reticenza l'orrore delle foibe e le sue vittime e, assieme, il dramma dell'esodo di tanti italiani. Guardiamo con compassione e rispetto a tutti gli innocenti colpiti da questa immane tragedia. Ma perdura l'assordante silenzio verso "la più complessa vicenda del confine orientale"».
Così il presidente dell'Anpi nazionale, Gianfranco Pagliarulo, torna sulle polemiche nate in giornata da un tweet dell'Anpi Brescia Centro che, citando lo scrittore Eric Gobetti ha affermato che «Basovizza non è tecnicamente una foiba, ma un pozzo minerario abbandonato».
Parole che hanno suscitato l'ira del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. «Stigmatizziamo - scrive Pagliarulo - il silenzio verso l'aggressione dell'Italia fascista nei confronti della Jugoslavia (parte della Slovenia, della Croazia, compresa la Dalmazia, e della Bosnia ed il Montenegro), di cui quest'anno ricorre l'80esimo anniversario, gli innumerevoli, efferati massacri che ne seguirono, le impunite responsabilità dei criminali di guerra italiani. Stigmatizziamo il silenzio verso le violenze, gli incendi e
Il presidente Anpi chiede infine di «aprire una pagina nuova che, senza nulla togliere alla gravità degli eventi delle foibe e dell'esodo, restituisca nella sua interezza il dramma delle terre di confine e del più ampio territorio slavo e le incancellabili e criminali responsabilità del fascismo».
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