Truffavano pazienti con malattie rare, sette a giudizio
Il gip del tribunale di Brescia Riccardo Moreschi ha rinviato a giudizio sette persone con l’accusa di aver truffato pazienti affetti da malattie rare come la SLA.
A questi sarebbero stati proposti trattamenti con cellule staminali che però non avrebbero avuto alcun effetto. Una cura che veniva realizzata in un laboratorio svizzero e che gli arrestati definivano «miracolosa», mentre per la Procura di Brescia era «dannosa e pericolosa».
Tra i sette finiti a processo c’è anche Marino Andolina, il medico triestino che già era stato coinvolto anche nel caso Stamina. Andolina nell’ambito dell’inchiesta venne arrestato con altri quattro coinvolti e poi scarcerato. Il processo inizierà il prossimo 24 marzo.
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