Truffa per ottenere le quote latte: 38 indagati

Analisi alterate, controlli non a norma di legge e centinaia di migliaia di euro truffati all'Europa. È il quadro delineato dalla Procura
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Analisi alterate, controlli non a norma di legge e centinaia di migliaia di euro truffati all'Europa. È il quadro delineato dalla Procura di Brescia che ha chiuso le indagini iniziate da un controllo all'istituto zooprofilattico della città il 25 novembre 2016.«Ci sono anomalie nella refertazione per il pagamento del latte di qualità» stabilirono gli ispettori regionali.

Sono 38 le persone iscritte nel registro degli indagati. C'è Giuseppe Bolzoni, 60enne direttore del Laboratorio produzione primaria dell'istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e poi 37 titolari di aziende agricole della provincia. Sono accusati a vario titolo di truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e falso.

Negli ultimi due anni, secondo il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, attraverso un presunto sistema di falsificazione dei requisiti per il versamento delle quote latte, Regione Lombardia, che paga per conto dell'Europa, ha versato oltre 170mila euro ad allevatori che in verità non avrebbero dovuto percepire il premio europeo.

L'indagine si è soffermata solamente sulla provincia di Brescia e sotto i riflettori sono finiti solo contributi superiori ai mille euro. Allargando il perimetro di inchiesta, è la convinzione della Procura, potrebbero emergere dunque ulteriori casi di truffa. Anche perchè dagli atti di inchiesta emerge che il modus operandi all'interno del laboratorio gestito da Giuseppe Bolzoni era ormai istituzionalizzato. 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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