Truffa on line, salta il Capodanno a Pinzolo

Disavventura per un gruppo di 14 sciatori bresciani che avevano prenotato via Web
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Versano la caparra ma il navigatore satellitare li porta nel vuoto. Così è stata truffata una comitiva di 14 turisti bresciani che avevano deciso di passare gli ultimi giorni dell'anno in montagna. «Che si fa?», chiede un amico. «Guarda, ho trovato il sito giusto», risponde un altro: «offrono una baita per 1.000 euro più 150 di caparra. È fantastico, a un passo dalle piste di sci».Il gruppo effettua quindi la prenotazione on line: caparra più mezza pigione fanno 650 euro, che vengono versati mediante bonifico.

Il 30 dicembre l'allegra comitiva parte per la Val Rendena già pregustando la cenetta e la sciata l'indomani sulle piste di Campiglio e Pinzolo. Quindi si sobbarca una lunga coda sulle strade e fa il suo ingresso trionfale a Pinzolo.
Ma man mano che passa il tempo cominciano a serpeggiare i primi dubbi e i primi malumori, fino alla scoperta finale: non esistono né la baita né l'indirizzo che avevano letto su Internet.

Ai malcapitati non è rimasto che rivolgersi ai Carabinieri di Pinzolo per sporgere denuncia. E adesso che si fa, si sono chiesti sconsolati i nostri bresciani: non è facile trovare qualcosa gli ultimi giorni dell'anno. Soluzione, tornare verso sud. Così è stato: la comitiva è arrivata in quel di Storo, a un tiro di schioppo dal confine bresciano, dove ha trovato sistemazione.

E, a proposito di «pacchi» poco graditi, uno è stato ricevuto da uno degli alberghi nei quali ha trovato sistemazione lo sfortunato gruppo: per Natale era arrivata la prenotazione di una comitiva proveniente dalla provincia di Brescia, una ventina di avventori in tutto. Un bel colpo anche considerati i posti disponibili (non più di 35). Il guaio è che la comitiva non si è presentata gettando nello sconforto i titolari, che così sono rimasti con le camere vuote.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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