Tribunale a rischio evasione: un confronto tra i vertici della giustizia bresciana

L'obiettivo dell'incontro è evitare nuovi episodi di fuga dopo i tre casi in quattro anni
Il retro del Palazzo di Giustizia: oltre il muro la linea ferroviaria Milano-Venezia - © www.giornaledibrescia.it
Il retro del Palazzo di Giustizia: oltre il muro la linea ferroviaria Milano-Venezia - © www.giornaledibrescia.it
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Non è un’emergenza, ma sicuramente il tema sicurezza sul retro del tribunale è al centro dell’attenzione dei vertici della giustizia bresciana. Sotto la lente di ingrandimento è finita l’area del Palazzo di Giustizia, teatro tre volte in quattro anni, di evasioni di detenuti.

L’ultimo episodio, dieci giorni fa, con l’imputato poi bloccato in meno di un’ora. Nei prossimi giorni il procuratore generale Guido Rispoli porterà la questione sicurezza sul tavolo della commissione permanente al quale siedono i responsabili di tutti gli uffici.

Obiettivo è provare a trovare una soluzione per evitare che si ripetano casi di fuga. Come spiegato dal nostro giornale, una delle criticità è legata soprattutto al muro esterno, lato ferrovia e tra l’altro di proprietà di Ferrovie dello Stato, che in tutti gli episodi è stato scavalcato dagli imputati in cerca della libertà.

Un muro di tre metri d’altezza, ritenuto troppo basso anche perchè sotto la muraglia vengono parcheggiate le auto dei dipendenti del tribunale che sono state usate come trampolino dai detenuti evasi. Difficile ipotizzare un intervento strutturale che avrebbe dei costi molto alti. Così come è impensabile intervenire nel tunnel che porta alle aule e che è inaccessibile per i blindati della Penitenziaria perchè il passaggio è troppo basso, in virtù di un progetto di realizzazione del Palazzo di Giustizia che è datato anni Settanta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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