Tre fontane di Brescia avranno giochi d'acqua e luci a led
Alcune, come quella dei giardini di via dei Mille, non funzionano da tempo. Altre, come quella di Brescia Due, scontano qualche difetto di progettazione: basta un po’ di vento per far uscire il getto d’acqua dalla vasca e mandare in blocco le pompe. Così Palazzo Loggia ha deciso di rimettere a nuovo le grandi fontane cittadine in vista del 2023, biglietto da visita per chi arriverà in città nell’anno in cui Brescia e Bergamo saranno capitali della Cultura.
Non sarà un semplice restyling. L’obiettivo è infatti più ambizioso: realizzare un progetto con giochi d’acqua, colori e luci a led capaci di creare «spettacoli» dal forte impatto. «Finalmente Brescia avrà fontane scenografiche degne di questo nome - spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana Valter Muchetti-. Un progetto per la nostra città in vista del 2023». Ma il restyling sarà pronto ben prima, nella prossima primavera, come «antipasto dell’anno della cultura ».
Il progetto
Le fontane coinvolte dal progetto sono tre: quella di piazza Repubblica, realizzata negli anni ’60, rifatta nel 1984 e oggi malconcia, con tubature arrugginite, impianto elettrico obsoleto, metà degli ugelli che non funzionano e impianto di filtrazione rotto; quella di Brescia Due, realizzata nel 1988, ma troppo «stretta» per contenere il getto d’acqua; infine quella dei giardini Falcone e Borsellino, anche questa risalente agli anni ’60 ma nel tempo usata anche come fioriera e basamento per il monumento dei bersaglieri, prima di tornare alla sua vocazione originaria.
I lavori
Ora la Loggia ha deciso di prendere in mano il dossier. La scorsa estate è stata aperta una manifestazione di interesse per raccogliere le proposte di imprese specializzate. La procedura, spiega Elisabetta Begni, dirigente dell’Area Servizi Tecnici del Comune, sarà quella dell’appalto integrato: chi vincerà, dovrà occuparsi della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori, oltre che della manutenzione di impianti e fontane per dodici mesi. L’appalto sarà unico ma diviso in tre lotti e ogni impresa potrà aggiudicarsi un solo lotto. Il budget complessivo sfiora i 400mila euro (210mila per piazza Repubblica, 90mila per ciascuna delle altre due fontane).
Cinque le offerte arrivate. L’aggiudicazione (in corso) punterà sulla «qualità del progetto» spiega Muchetti: «Ci aspettiamo "soluzioni dinamiche" da parte delle imprese». Non a caso fatto cento il punteggio massimo, 70 punti saranno assegnati all’offerta tecnica, 25 all’offerta economica e 5 per un eventuale «sconto» sui tempi. L’obiettivo è infatti che tutto sia pronto per la primavera, indicativamente per il 1° aprile quando da tradizione vengono «riaccese» le fontane cittadine.
La gestione da remoto
Questa operazione, spiega Muchetti, ci consentirà di avere grandi fontane nei punti nevralgici di accesso alla città: fontane che grazie a giochi cromatici e giochi d’acqua saranno elementi di attrazione e comunicazione. Come avviene per palazzo Loggia o altri edifici monumentali, in occasioni speciali le fontane potranno sfoggiare colorazioni diverse. Oltre a rifare impianti e tubazioni e riqualificare i manufatti, le «nuove» fontane saranno dotate di sistemi di monitoraggio e telecontrollo in modo che ogni aspetto, dalle coreografie dei getti d’acqua ai colori dei led, siano gestibili da remoto. «L’operazione rientra nel carnet di interventi del 2023 - ricorda Muchetti -. Ma già la prossima primavera, bresciani e turisti potranno averne un’anteprima».
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