Travolto sulla 45bis, la vittima è un viado peruviano

Il 50enne rimasto ucciso la scorsa notte a Mazzano non ha ancora un nome ma 12 diversi alias
L'auto rimasta coinvolta nell'incidente in cui è morta una ventiduenne - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
L'auto rimasta coinvolta nell'incidente in cui è morta una ventiduenne - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
AA

Si sa chi è, ma paradossalmente non ha ancora un nome, bensì 12. Tanti sono gli alias con i quali era schedato il viado peruviano di circa 50 anni che ha perso tragicamente la vita nella serata a Mazzano, teatro dell’investimento che gli è stato fatale.

La vittima (inizialmente si era pensato ad una donna) che a quanto emerso si prostituiva nella zona, ha cercato di attraversare a piedi la Statale 45 bis, una delle arterie più trafficate della nostra provincia, mentre per giunta il buio l’avvolgeva completamente.

Un tentativo ovviamente vietato che si è concluso con l’epilogo più tragico: a travolgere il sudamericano prima una Peugeot, quindi un furgone Renault. Un duplice impatto che non ha lasciato scampo al transessuale che a quanto ricostruito intendeva spostarsi da un’area di servizio a quella presente sul lato opposto della Gardesana. Nulla hanno potuto i soccorsi, che pure hanno imposto la chiusura della Statale per alcune ore.

La salma è stata composta nella camera mortuaria del Civile, dove in mattinata sono stati effettuati gli accertamenti della Polizia Scientifica per dare un’identità alla vittima. Verifiche rese necessarie dal fatto che il viado era sprovvisto di documenti al momento della disgrazia. E se in un primo momento le sembianze avevano fatto pensare che ci si trovasse in presenza di una donna, il confronto delle impronte digitali con quelle conservate nei database delle forze dell’ordine non ha lasciato spazio a dubbi: la vittima era già nota e con numerose identità, al punto che la verifica di quella reale passa ora attraverso il Consolato del Perù.

E’ risultata invece priva di fondamento la prima ipotesi, che la vittima stesse cioè fuggendo da un cliente dopo averlo rapinato, avanzata sulla scorta del fatto che con sé il viado aveva il portafogli di un uomo. Ma il furto risaliva a ore precedenti. Solo una scelta improvvida ha posto fine ad una vita su quel lembo di asfalto circondato tra i cambi e il buio di una serata di fine estate.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato