Tratta di prostitute, la scoperta grazie a una vittima 24enne
È stato il coraggio di una donna di 24 anni, vittima della tratta, che ha avuto la forza di accogliere l'offerta di aiuto di un'associazione di volontariato a far partire l'indagine della Squadra Mobile.
Ora la ragazza, grazie alla legge che tutela i migranti che aiutano gli inquirenti a perseguire i trafficanti, ha un nuovo nome, vive e lavora a Milano ed é inserita in un programma di protezione e reinserimento sociale. Con il suo coraggio si é guadagnata la vita che sognava e per cui i trafficanti l'avevano illusa e ingannata.
Dalle intercettazioni telefoniche effettuate dalla Polizia nel corso dell'operazione che ha portato all'arresto dei componenti dell'organizzazione criminale emerge l'autentico terrore delle vittime per i riti magici cui venivano sottoposte. E il disprezzo degli sfruttatori, dediti alla tratta di esseri umani e allo sfruttamento della prostituzione di giovani donne nigeriane, nei loro confronti.
In una conversazione con la famiglia in patria una giovane vittima attribuisce ad un rituale magico fatto contro di lei la morte del nonno e il giorno successivo ha contatto gli sfruttatori per far sapere loro di aver versato il denaro che doveva su una PostePay come da loro indicato, chiedendo di ritirare il maleficio nei suoi confronti.
In una altra convesazione una delle madame chiedeva ai trafficanti di fare «almeno qualcosa da mangiare alle ragazze» per evitare che la «merce» deperisse prima di arrivare a destinazione.
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