Trasporto pubblico a Brescia: «Controlli serrati su bus e metro»
Secondo il piano di sicurezza predisposto dal questore di Brescia, scatterà oggi il disposto rafforzamento dei controlli richiesto dal prefetto Attilio Visconti. In sostanza la misura si è concretizzata con delle circolari che la questura ha rivolto alle Polizie locali e all’Arma dei Carabinieri come alla Guardia di Finanza per l’effettuazione di controlli che il Ministero dell’Interno ha chiesto di attivare entro cinque giorni dall’entrata in vigore della norma del super Green pass.
L'impegno
Le prefetture sono poi obbligate a redigere una relazione settimanale da inviare al Ministero dell’Interno. «Sulla scorta delle indicazione del ministro Lamorgese, questa prefettura ha chiesto al Questore già settimana scorsa di redigere un piano che tenga conto dei traffici in ingresso e uscita dei mezzi di trasporto pubblico, predisponendo una serie di controlli a campione sulle verifiche del Green pass dei viaggiatori. I controlli saranno estesi sia ai mezzi su ruote che alla metropolitana e in questo caso in modo dettagliato», come ha spiegato il prefetto Attilio Visconti. «In questa direzione sono state individuate le tratte provinciali caratterizzate da una maggiore affluenza, suddividendo le forze in campo e tenendo conto delle fasce orarie di maggiore frequentazione da parte dell’utenza» hanno spiegato dalla Questura.
La deroga
Mentre il presidente del Friuli, Massimiliano Fedriga ha chiesto ieri una deroga sui controlli dei trasporti, con una proroga di un mese, la risposta al governatore è giunta dal ministro agli Affari Regionali Maristella Gelmini: «Valuteremo la richiesta ma è importante che siano sicuri anche i mezzi di trasporto».
La difficoltà che si manifesterà da oggi è quella di procedere ai controlli degli studenti senza l’ausilio del personale viaggiante. «Difficoltà che in un clima di leale collaborazione tra i diversi livelli di governo sono superabili» ha aggiunto la Gelmini, ribadendo che l’introduzione dell’obbligo del Green pass sui mezzi pubblici «serve a fare in modo che non ci si contagi e ci sia la possibilità di salvaguardare la salute anche sui mezzi di trasporto». Intanto ieri si sono svolti oltre 160 controlli in centro sul rispetto dell’uso della mascherina da parte delle quattro pattuglie di agenti della locale. «Non sono state elevate contravvenzioni, anche perché siamo nella fase dell’educazione dell’utenza. In particolare abbiamo trovato molti ragazzi che giungevano in città dalla periferia e non sapevano dell’obbligo. Si deve educare e non sanzionare, quando possibile».
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