Trasporti eccezionali e strade percorribili, Brescia è prima

La nostra provincia è la prima a livello regionale ad aver completato l'inserimento nella cartografia regionale delle strade percorribili
Trasporto eccezionale record in transito nella Bassa Bresciana nel gennaio 2019 - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Trasporto eccezionale record in transito nella Bassa Bresciana nel gennaio 2019 - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Chi deve pianificare l'attraversamento del Bresciano con un trasporto eccezionale ora potrà farlo in sicurezza senza dover più richiedere il nulla osta della Provincia. Un alleggerimento sul piano burocratico reso possibile da uno sforzo corale messo in campo da Prefettura, Provincia e Comuni, che hanno completato l'inserimento di tutte le loro strade (indicando su quali sono ammessi i transiti dei convogli speciali) nell'Archivio Stradale di Regione Lombardia. Un risultato che al momento solo la provincia di Brescia risulta aver conseguito per intero, con un significativo primato.

A renderlo noto è una comunicazione della Prefettura in cui si evidenzia come tanto più sia da ritenenere prezioso l'impegno degli enti locali e della macchina organizzativa se si considera l'estensione e la complessità orografica del nostro territorio.

Nei mesi scorsi erano stati organizzati specifici incontri formativi per i responsabili comunali e successivamente è stata fornita risposta alle difficoltà tecniche e di merito riscontrate dai singoli addetti.

L'iter per i 205 comuni bresciani è stato completato nella giornata di ieri: «Lo apprendo con soddisfazione» sottolinea il prefetto Attilio Visconti, che evidenzia anche come ora «viene così completamente sburocratizzato l'iter di richiesta del nulla osta per le imprese che transitano sulle tratte stradali bresciane».

La delicatezza della questione era risultata particolarmente evidente all'indomani di tragici crolli di viadotti, che aveva imposto una revisione dei tracciati lungo i quali erano ammessi i trasporti eccezionali, non senza allungamento dei tragitti (e aumento dei costi) per le imprese del settore. Nel Bresciano sono numerosi i convogli di questo tipo che impiegano anche la viabilità ordinaria (non solo cioè quella autostradale, ove la presenza di molti sovrappassi esclude il passaggio dei convogli più voluminosi), in qualche caso anche con spiacevoli imprevisti. Molti ricorderanno il gigantesco condensatore partito da Terno d'Isola, nella Bergamasca, per approdare ad un porto mantovano lungo il Po, che nel gennaio 2019 percorse a velocità ridottissima interi paesi della Bassa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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