Tram, Del Bono: «Rivedere il progetto significa perdere 360 milioni di euro»

L'ex sindaco di Brescia e l'assessore Manzoni replicano a Rolfi sul tema della mobilità: «Risorse vinte appositamente, non interscambiabili»
Un'immagine di come sarà il tram in via Mazzini - © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine di come sarà il tram in via Mazzini - © www.giornaledibrescia.it
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«I cittadini devono sapere che se si vuole rivedere il progetto del tram il Comune perderà 360 milioni di euro». È lapidario Emilio Del Bono, che da pochi giorni non è più sindaco di Brescia e siede nel Consiglio regionale in Lombardia con l’incarico di vicepresidente, nel rispondere a «dichiarazioni di Fabio Rolfi che mi hanno molto preoccupato».

La conferenza stampa è stata convocata nella sede del Comitato elettorale di Laura Castelletti proprio per replicare alle parole del candidato sindaco del centrodestra. Al fianco di Del Bono c’è Federico Manzoni, attuale assessore alla Mobilità e candidato vicesindaco in tandem con Castelletti. «I 360 milioni - ricorda Del Bono - sono frutto di un bando vinto con il progetto del tram. Non sono risorse interscambiabili, non possono essere spostate su un altro progetto. Se il messaggio di Rolfi è "se vinceremo noi, rivedremo il progetto del tram", quei 360 milioni andranno persi. Se si vuole poi parlare del prolungamento della metro, l’unico fattibile e che il Governo potrebbe pensare di finanziare è quello verso nord in ragione della densità urbana della Valtrompia. Non dobbiamo illudere i cittadini dicendo che realizzare un prolungamento sarebbe facile. Mentre il tram, essendo meno oneroso e impattante, potrebbe prolungarsi oltre i confini della città».

Del Bono sottolinea poi che «dai discorsi di Rolfi è sparito il tema del treno suburbano. Io penso che la discussione debba essere ripresa. Abbiamo investito sulla stazione di Borgo San Giovanni e sul sottopasso di via Rose. L’Amministrazione che si insedierà potrà ragionevolmente chiedere i finanziamenti per il prolungamento del tram e della metro verso Nord. Una Brescia con il tram, la metro e il treno suburbano, risponde alla nostra visione di città».

Conferma, da parte sua, l’assessore Manzoni: «L’idea che si possa abbandonare il progetto del tram per dedicarsi ad altri obiettivi come il prolungamento della metro non risponde a una programmazione concreta. I finanziamenti arrivano sulla base di progetti e piani, come è stato per il tram. Il nostro piano è offrire un salto di qualità alle zone non raggiunte dalla metro». L’assessore alla Mobilità della Loggia continua commentando che «le affermazioni di Rolfi ci hanno lasciato perplessi nel merito e nel metodo. Ma non solo quelle sul tram, anche quelle sul centro storico. Si dipinge una visione di città che non risponde al dato di verità che stiamo registrando. Parlare di un centro storico morto - insiste Manzoni - non corrisponde al vero. Gli investimenti su servizi, arredo urbano, cultura hanno portato a un incremento della frequentazione del centro. Dire che bisogna cambiare la mobilità per aumentare le presenze è rispondere a un problema che non c’è».

Il candidato vicesindaco conclude passando al tema della pedonalizzazione: «Dal 2013 a oggi abbiamo raddoppiato le aree pedonali e intendiamo continuare su questa strada se saremo eletti. Quelle di Rolfi sono mere affermazioni di principio e indice di una lettura non corretta di quello che la città sta vivendo e mette in discussione scelte fatte sulla base di una programmazione seria».

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